Noi e le formiche

Le formiche per quanto piccole, brutte e pelose ci assomigliano.

L’ho scoperto leggendo “Ecologi e scimmie di Dio”, dell’etologo Giorgio Celli, in cui mostra la formica in un altro punto di vista, più simile all’uomo.

Le formiche praticano attività simili ai lavori più legati alla terra: per esempio praticano una forma di agricoltura sui funghi, fertilizzando il terreno con pezzi di foglie e facendo crescere varie tipologie di funghi, proprio come in un sistema agricolo.

Un altro esempio è l’allevamento degli afidi, noti anche come “le mucche delle formiche”, da cui prendono sostanze zuccherate.

Queste prime due caratteristiche posso sembrare scontate ma ciò che mi ha stupefatto è quello che dice sulla guerra e sulla società.

“Esistono solo due specie di animali che fanno abitualmente la guerra: l’uomo e la formica”
Julian Huxley
Julian Huxley diceva che “esistono solo due specie di animali che fanno abitualmente la guerra: l’uomo e la formica” e proprio le formiche sono capaci di muovere guerra tra varie colonie di formicai per motivi economici, per il cibo.

Le loro guerre posso protrarsi per lunghi periodi(in un caso circa 3 settimane) e i vincitori espropriano gli sconfitti delle loro scorte alimentari, come tassa di guerra.

Ma il vizio che ci accomuna con le formiche è la droga. Ebbene sì, le formiche si drogano, tramite veri e propri spacciatori che si confondono con le formiche per ottenere cibo.

Questi pusher sono le lomechuse, dei coleotteri che conoscono il linguaggio delle formiche e tramite le antenne comunicano la necessità di cibo ad esse.

In cambio le formiche ottengono un liquido secreto dall’addome delle lomechuse. Questa sostanza provoca una dipendenza tale che le formiche perdono il senso del dovere: non curano il formicaio, sembrano “depresse”, come se avessero perso la gioia di vivere; Inoltre le formiche riproduttrici diventano sterili, mentre le allevatrici perdono interesse nelle regine giovani, per allevare le larve delle lomechuse.

Insomma la società delle formiche cade in declino.

Per approfondire:
“Ecologi e scimmie di Dio” di Giorgio Celli