Diavolo spinoso


La serie a sangue freddo va avanti, e questa proprio non potevo non metterla, vanta al pari dei suoi (miei) due predecessori più di una particolarità, ma già il suo aspetto in sè basta e avanza per stare in cima alla mia wishlist.
“Diavolo spinoso” è forse solo il più comune dei tanti nomi del Moloch horridus per gli amici semplicemente Moloch, il su detto gli fu affibbiato da John Milton nel suo poema: paradiso perduto

Biologia:
Dall’ epidermide screziato di giallo, arancio, marrone a rigature chiare, tali tonalità sono soggette a variazioni diurne dovute alla quantità di uv assorbiti dal rettile stesso, questa camaleontica dote associata ai suoi aculei dorsali lo escludono dal menù di rapaci vari, a uguale finalità pare funga l’escrescenza sul retro del suo collo, sebbene tale dato non sia accertato, tale sacca dovrebbe infatti teoricamente fungere da “testa di facciata”, oltre che come certa riserva di adipe. I moloch raggiungono i 20 cm di lunghezza raggiungendo l’età riproduttiva a 3 anni e con un aspettativa di vita di 20, durante il periodo dell’accoppiamento attira la compagna con elaborati riti e con particolari movenze del capo, fra novembre e dicembre la femmina depone fra le 3-10 uova in una camera scavata fino a 30 cm sotto la superficie. L’incubazione dipende dalle condizioni meteo, con temperature più calde riducendo il tempo di cova da 18 settimane a circa 13 settimane. Una volta schiuse, le giovani creature iniziano a cibarsi formiche quasi immediatamente rendendo onore alla loro fama di grandi mirmecofagi (come evidenziato dal nostro lizardmaster eagle)

Habitat:
Il diavolo spinoso è ritrovabile in tutte le regioni aride del Western Australia, Northern Territory, Queensland sud-occidentale e occidentale del South Australia. E’ molto comune anche in tutta la baia di Shark World Heritage Area, soprattutto nelle sabbie rosso su Penisola di Peron,a Nanga e sulla strada costiera a sud di Carnarvon.
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Abilità:
Oltre alla sopracitata (e mistica) escrescenza dorsale, l’abilità che rende famoso il moloch (come non bastassero le fattezze) è quella di “bere dalle mani”, o meglio, apparentemente. pare infatti che la sua pelle segnata da minuscoli solchi abbia la capacità, grazie al restringimento canalizzato di questi di indirizzare le gocce cadute sul suo corpo fino alle labbra dell’animale.

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