Recensione 4Geek Horus

Dopo una settimana di utilizzo ecco che posso scrivere e mettere online questa recensione tanto attesa da voi nerdini bramosi di droidi verdi.

Il 4Geek Horus ha fatto parlare tanto di se negli ultimi mesi: è in pratica un rebrand di un prodotto della Perception Digital, in uscita anche come “Apanda A100” della cinese Apanda, in questo caso rebrandizzato da 4Geek, un’azienda italiana (in realtà un marchio, di proprietà di un’azienda di San Marino) dal nome inequivocabile che si occupa di importare in Italia figate e KIRF cinesi.

Ovviamente tutto questo ci piace molto visto che abbiamo ormai imparato grazie allo ZTE Blade quanto sia conveniente comprare tecnologia cinese con dentro il software di Google: minima spesa per l’hardware, massima resa grazie al software comune ai più blasonati HTC, Samsung, etc.

Se però il Blade è uno smartphone di fascia media, ecco che l’Horus fa uno scalino verso l’alto nella catena alimentare degli smartphone e, grazie ad uno schermo veramente importante da 4,3 pollici e ad un processore da 1Ghz, si propone come smartphone di fascia medio-alta.

Video Recensione

Design e Costruzione

L’Horus ha un design minimale che mi piace molto. Nero opaco con un elemento grigio scurissimo e lucido che gli gira lungo il contorno, tre tasti a sfioro sul fronte e retro bello opaco senza nessun accento particolare. Bello: niente fronzoli, è il monitor che parla e fa anche la voce grossa visto che ci troviamo di fronte ad un monitor LCD da 4,3 pollici, sufficientemente luminoso, con una risoluzione classica da 800x480px che su questo “monitorone” fa sembrare tutto più grande: icone, comandi, etc. sono magicamente più semplici da usare.

L’Horus è interamente in plastica, la costruzione è comunque più che dignitosa, gli allineamenti sono tutti molto buoni salvo qualche eccezione come lo slot delle MicroSD inutilmente con facciata esterna: bisogna infatti comunque togliere il coperchio posteriore per aprirlo, quindi serve veramente a poco se non a “rompere” la bella linea lucida esterna.

Le porte che servono ci sono: ormai sono solo due quelle fondamentali, una micro USB per la connessione e ricarica e un jack cuffie standard da 3.5mm.

Sulla sinistra è presente il classico “rocker” per il volume che funziona bene mentre sulla parte superiore c’é la prima nota dolente di questo smartphone e cioè il tasto di accensione/wake up: un tasto che, come saprete, è molto utilizzato, moltissimo, soprattutto su Android visto che è l’unico modo di “risvegliare” il telefono dallo standby. Inutile dire che deve essere un tasto comodo e facile da premere: quello presente sull’Horus è invece tutto il contrario, appena sporgente, dalla corsa troppo corta e con un fastidiosissimo ritardo (ma questo è sicuramente un problema software) tra la pressione e la reazione del telefono, come vi mostro nella video recensione qua sopra.

Peccato: non ci voleva molto a studiare un tasto migliore, più sporgente e più facile da premere.

Per il resto il telefono è pressoché perfetto: le plastiche sono di buona qualità, ho usato il telefono in modalità “battaglia” per una settimana, in tasca, in macchina e in borsa… le plastiche opache dell’Horus hanno resistito molto bene e ad oggi non ha ancora un graffio, mi aspettavo di peggio, questo buon risultato fa ben sperare sul lungo periodo, ma ovviamente non posso promettere niente, a voi cascherà e si frantumerà il primo giorno dopo questa gufata.

Nella scatola sono fornite due batterie (vedi poi), un cavo Micro USB, un alimentatore Rete-USB standard, un paio di cuffie con microfono (di qualità cinese), l’estensione di Garanzia (vedi poi), una micro SD da 2Gb e una “quick start guide” per mongoloidi che ti insegna ad inserire la batteria e a cambiare la suoneria.. assolutamente fuori luogo in questo telefono “per Geek”.

Utilizzo e Prestazioni

L’Horus, grazie al suo processore da 1Ghz e ai 512Mb di Ram, è assolutamente reattivo e piacevole da utilizzare nell’uso quotidiano, niente lag, niente crash: solo Android 2.2 che fila liscio.

All’accensione ci si rende subito conto che manca qualcosa: tutte le Google Apps, compreso il Market, non sono presenti. La 4Geek non ha infatti ancora firmato l’accordo relativo con Google e non può quindi distribuire il telefono con le Google Apps pre installate.

Ora. E’ vero che è un telefono “per nerd”, ma questa cosa è a dir poco assurda: come dovrei fare senza il Market? Ovviamente non mi sono scoraggiato e mi è bastato fare una rapida ricerca su Google (LOL) per trovare che il Dronix Dev Team ha già sviluppato un sistema per installare le Google Apps sull’Horus e che la 4Geek ha già dichiarato che questo sistema non invalida assolutamente la garanzia:

Aggiungere il Market al 4Geek Horus
4Geek Horus Recovery Mod

Il sistema è relativamente semplice, ma assolutamente non per tutti: la guida allegata è passo-passo, ma sbagliare è possibilissimo e sconsiglio a tutti di infilarsi in questa cosa se non si ha un minimo di esperienza.

4Geek ha già dichiarato che sta per chiudere l’accordo relativo alle Google Apps e che sta anche per uscire la versione ufficiale di Gingerbread (Android 2.3) per l’Horus… viene da pensare che questo telefono sia stata portato sul mercato un po’ troppo presto.

La prima cosa che ho fatto ottenuto l’accesso al market è stata cambiare il launcher (mania mia) e mettere su Launcher Pro per essere ancora più snello, ho poi montato il solito widget da fighetto e tutte le app del caso, compresi svariati giochi a cui ho giocato senza problemi di sorta (si, fa girare bene Angry Birds).

E si, ho fatto anche un test Quadrant. Piccola premessa: Quadrant Standard è una merda. Non è possibile che ad ogni test, sul medesimo telefono, con le medesime configurazioni, a distanza di un minuto.. i risultati varino del 20-30%.

Detto questo il 4Geek Horus si muove dagli 750 ai 950 quadrant, niente di incredibile quindi, ma un risultato assolutamente dignitoso che sinceramente non corrisponde alla sensazione che si ha nell’uso quotidiano, dove il telefono dimostra prestazioni molto più elevate.

Test con AnTutu System Benchmark
Memory: 264
CPU Integer: 599
CPU Float: 259
2D Graphics: 158
3D Graphics: 158
Database IO: 55
SD Card Write: (7.1MB/s) 71
SD Card Read: (14.4MB/s) 144
Total Score: 1708

La ricezione è ottima come ormai in tutti i telefoni (mi fa sorridere che mi si chieda ancora di testarla.. ormai è uno standard totale), il touchscreen capacitivo a 5 punti funziona molto bene e, come ho già detto, contribuisce all’ottima impressione generale che mi sono fatto di questo telefono nell’uso quotidiano.

La macchina fotografica presente da 5Mpix sul retro è di ottima qualità, sinceramente non pensavo, ma fa foto più che buone, è molto veloce e l’autofocus funziona egregiamente, con anche una macro importante. Peccato che non si possa fare il classico touch to focus e quindi mettere a fuoco dove si vuole prima di scattare, ma non si può avere tutto. Si possono anche riprendere filmati in HD di buona qualità: insomma l’Horus è promosso per quanto riguarda la qualità della camera, senza dubbio.

Ma arriviamo alla seconda nota negativa: la batteria. L’horus, inspiegabilmente visto il monitor gigante che propone, monta una batteria da soli 1300Mha. La cosa è talmente assurda che gli stessi produttori se ne sono resi conto e hanno inserito nella scatola una seconda batteria in dotazione.

Voglio dire una cosa molto chiara: non siamo più nel 2001. Non ho nessuna intenzione portarmi dietro una seconda batteria e oltretutto non fornendo un caricatore esterno per batterie il tutto è abbastanza inutile visto che non posso caricare la seconda batteria mentre uso la prima.

Sinceramente non mi intendo di produzione di batterie, fornitura o quant’altro, ma questo telefono andava distribuito con una sola batteria da almeno 1600 (meglio 1900Mha) e non due da 1300, su questo non ci piove.

La durata della batteria è al minimo sindacale: con un uso costante si fa una giornatina, da mattina a sera. Chiaro che se cominciate ad abbassare la luminosità e utilizzate il telefono “normalmente” (cioé non ci sbocchinate sopra tutto il giorno su internet, Wifi e giochi) allora il tempo si allunga a due, forse tre, giornate.. ma non ha neanche senso scriverle queste cose per quanto mi riguarda.

Sconto 4Geek Horus per i lettori di Lega Nerd

Visto che so che avete le braccine più corte del corto mi sono prodigato nell’ottenere uno sconto ulteriore per voi sfigati e ho tirato fuori 10 eurini di sconto in più se inserite il codice speciale qua sotto.

Codice Sconto 4geek Horus da 10€ – valido sino all’1/07/2011
Codice: LEGANERDYB2

Vi ricordo che horus è gia a trasporto gratuito quindi non ci sono spese aggiuntive. Per utilizzare il buono sconto: Aggiungere il codice nel box buono sconto presente nel carrello.

In pratica con questo sconto l’Horus vi costa spedito a casa € 288,80: non male.

Il buono sconto è utilizzabile solo se acquisti 1 horus e non è compatibile con lastminute e/o vendite riservate e non è cumulabile con altri buoni sconto.

Conclusioni

Il 4Geek Horus è un ottimo smartphone. Ha un paio di difetti “cinesi” (il tasto di accensione e la batteria), ma nell’uso quotidiano funziona egregiamente, la 4Geek offre un’estensione della garanzia a 3 anni e il prezzo di listino è molto aggressivo: 299 euro.

Insomma, se volete un susanone da 4,3 pollici, con un processore veloce, ram sufficiente, touchscreen ottimo e camera sopra alla media ad un prezzo super competitivo il 4Geek Horus è da comprare.

Se invece non avete voglia di strippare per installare e modificare il software, vi serve una durata di batteria stellare perché lavorate in mezzo al deserto e volete a tutti i costi un telefono di marca perché siete dei fighetti.. allora lasciate stare.

Compra il 4Geek HorusMaggiori Informazioni

Vuoi saperne di più o parlare di Android? Entra nel nostro gruppo dedicato ad Android.

[more]

[/more]

Offerte Amazon: Google Chromecast in sconto al minimo storico
Offerte Amazon: Google Chromecast in sconto al minimo storico
Chromebook, finalmente lo store online apre anche in Italia
Chromebook, finalmente lo store online apre anche in Italia
Recensione Hanamikoji: un boardgame di Geisha e duelli
Recensione Hanamikoji: un boardgame di Geisha e duelli
Recensione Villainous: essere cattivi non è mai stato tanto divertente
Recensione Villainous: essere cattivi non è mai stato tanto divertente
Brass: Birmingham Recensione
Brass: Birmingham Recensione
Recensione Cthulhu: Death May Die
Recensione Cthulhu: Death May Die
Narcos: caccia all'uomo in una giungla da tavolo
Narcos: caccia all'uomo in una giungla da tavolo