[image]https://leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_040085.jpg[/image]
[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin]Federico Faggin[/url] nasce nel 1941 a Vicenza dove si diploma perito industriale nel 1960. Iniziato subito a lavorare alla Olivetti, una delle aziende più importanti al mondo per quanto riguarda l’elettronica a quell’epoca, dove collabora allo sviluppo di un computer, va a Padova a laurearsi nel 1965 in Fisica e lì rimane due anni come assistente del laboratorio di elettronica. Nel 1967 viene assunto alla SGS-Fairchild dalla quale viene mandato in California a lavorare in una consociata: qui sviluppa tecniche e circuiti integrati costituiti da transistori di tipo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/MOSFET]MOS[/url], tra cui la più importante innovazione del [url=http://www.intel4004.com/sgate.htm]gate di silicio[/url], che permise di creare circuiti integrati su grande scala.
Nel 1970 passa alla ancora esordiente Intel dove entrerà nella leggenda: l’anno precedente un produttore di calcolatori giapponese, la Busicom, aveva chiesto alcuni chip logici per dei calcolatori programmabili e una prima architettura era stata proposta ma l’idea di [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Marcian_Hoff]Ted Hoff[/url] era stata messa in pausa giungendo quasi alla rescissione del contratto poichè i vertici aziendali consideravano il progetto poco affine alla mission relativa alle memorie a semiconduttore. Faggin da Aprile per 11 mesi si mise a risolvere tutti i problemi architetturali e a progettare fisicamente quello che diventerà il primo microprocessore della storia, il 4004 (citato sulla Lega [url=https://leganerd.com/2010/11/15/intel-4004/]qui[/url]). Successivamente, quando Faggin lasciò l’Intel per fondare la Zilog, i dirigenti rosicarono tanto da mistificare questa storia ed attribuire la paternità al già citato Hoff, incoraggiando collaboratori minori a prendersi meriti non loro.
Del progetto giapponese venne fuori la famiglia MCS-4, un chipset contente i moduli con codice [url=http://www.computermuseum.li/Testpage/Chip-IntelP4001.htm]4001[/url] (ROM da 256B), 4002 (RAM da 40B), 4003 (shift register da 10 bit per l’I/O) e 4004. Quest’ultimo modulo venne ribattezzato microprocessore.
Questo chip che uscì il 15 Novembre 1971 era inserito in un package a 16 pin e conteneva 2300 transistor, aveva un clock di 740 kHz, 46 istruzioni, 16 registri da 4 bit ed era alimentato a 12V: era già più potente del padre dei computer, l'[url=http://it.wikipedia.org/wiki/ENIAC]ENIAC[/url]. Sul chip si vede anche la firma ‘F.F.’ (altro che silicon art). Per la cronaca, il 4004 è ancora attivo ed è parte del più lontano manufatto umano: il [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Pioneer_10]Pioneer 10[/url].
Nei tre anni successivi ci fu spazio per l'[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Intel_8008]8008[/url], il primo processore ad 8 bit, con clock che poteva arrivare fino a 1,2MHz ed incluso in un package a 40 pin e l'[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Intel_8080]8080[/url], un mostro da 4500 transistor e 2MHz di clock e, cosa più importante, il primo ad accettare gli [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Interrupt]interrupt[/url], segnali asincroni che comunicano al processore degli eventi -usati in particolar modo per segnalare lo stato di una periferica, al contrario in precedenza il processore doveva farsi carico di andare a vedere lo stato ogni tot tempo.
Qui i due protagonisti si dividono: Faggin lascia a causa di divergenze di prospettiva sul finire del 1974 l’Intel (che pensava ancora ai processori come accessori) per fondare un altro pezzo di storia, la ‘latest integrated logic’ ovvero la [url=http://it.wikipedia.org/wiki/ZiLOG]ZiLOG[/url].
Nel 1978 l’Intel completa la derivazione dell’8080, chiamata [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Intel_8086]8086[/url], il capostipite dell’architettura [url=http://it.wikipedia.org/wiki/X86]x86[/url] -che infatti è compatibile con l’assembly dell’8080-.
Faggin, dicevamo, fonda la ZiLOG, e nel 1976 viene introdotto lo [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Zilog_Z80]Z80[/url], il processore più usato di tutti i tempi -dopo che i processori passarono ai 16 bit, venne usato come microcontroller, in totale siamo oltre un miliardo di pezzi venduti-, grazie al cospicuo investimento della Exxon, di cui diventerà una controllata finchè non l’azienda non verrà ricomprata dai dipendenti.
Lo Z80 è in pratica un 8080 migliorato: ha un set di istruzioni compatibile e più completo, nuovi registri, interrupt più semplici, alimentazione semplificata, e tutto ciò a prezzo più basso del concorrente. La fortuna di questo oggettino è stata quella di essere onnipresente in oggetti diversi: dai pc casalinghi, alle console (il Gameboy aveva uno Z80 customizzato), ai sistemi militari, anche perchè la Zilog concedeva il progetto a qualunque società su licenza senza pagamento di royalty, per questo motivo comparve in prodotti Toshiba e nel già citato Gameboy; uscì dal mercato dei computer quando l’IBM iniziò a spingere l’8086 a causa dei suoi contrasti con la Exxon, vivendo della rendita derivata dallo Z80 e le sue applicazioni.
Nel 1980 Faggin abbandona la sua creatura e si dedica alle telecomunicazioni fondando la Cygnet Technologies, da cui uscirà nel 1986. Un’altro pezzo di storia infatti porta anche la sua firma: la Synaptics, azienda produttrice di gran parte dei touchpad sotto i vostri polpastrelli. Nata come azienda di ricerca sulle reti neurali nel 1986, lanciò il primo chip OCR al mondo nel 1991 e nel 1994 il Touchpad (con la maiuscola).
Adesso lavora come CEO della [url=http://www.foveon.com/]Foveon[/url], innovatrice nel campo dei sensori per fotocamere.
Il 17 Novembre 2010 è stato insignito insieme a Marcian ‘Ted’ Hoff e Stanley Mazor da Barack Obama della ‘National Medal Of Science And Technology And Innovation’ (Medaglia nazionale per la Scienza, la Tecnologia e l’innovazione):
(skippate verso gli ultimi 5 minuti per vederlo anche se Obama che spara cazzate è spettacolare, [url=https://leganerd.com/2010/10/19/federico-faggin-premiato-da-obama/]notizia[/url] sulla Lega)
Una intervista successiva al premio concessa ad Antenna 3 Nord Est fa salire anche un po’ di amarezza per cosa è diventata l’Italia.
Tiriamo le conclusioni della storia: se Faggin fosse tornato in Italia dopo lo stage, cosa sarebbe successo? Avremmo computer prodotti dalla Olivetti con processori italiani? La Microsoft esisterebbe?
Fonti:
[url=http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20divulgativi/Faggin.htm]INFN[/url]
[url=http://www.alfonsomartone.itb.it/kqrgba.html]www.alfonsomartone.itb.it[/url]
[url=http://www.intel4004.com/]Intel4004[/url]
[url=http://www.tomshw.it/cont/news/federico-faggin-obama-omaggia-il-papa-della-cpu/27636/1.html]TomsHW[/url]
[url=http://www.italianidifrontiera.com/2010/11/federico-faggin-il-premio-da-obama-e-riflessioni-in-esclusiva-in-tv-da-idf/]ItalianiDiFrontiera[/url]