Un duro colpo per la privacy degli utenti britannici: nel Regno Unito, Apple abbandona l’Advanced Data Protection, il suo sistema di crittografia end-to-end più avanzato per i dati cloud. La decisione, annunciata venerdì, arriva in seguito alle pressioni del governo britannico che richiede un accesso privilegiato ai dati degli utenti.

La sicurezza vale più della privacy dei cittadini?

La mossa senza precedenti di Apple, che fino ad oggi aveva alzato muri davanti alla possibilità di indebolire la privacy dei suoi utenti, segue la richiesta del governo britannico, avanzata il mese scorso, di ottenere un “backdoor” per accedere ai dati degli utenti. L’Advanced Data Protection, una funzionalità opzionale che garantisce la massima sicurezza per un’ampia gamma di dati personali, non sarà più disponibile per i nuovi utenti nel Regno Unito. Per i clienti attuali che hanno già attiva la protezione, il cambiamento sarà graduale.

Cosa è l’Advanced Data Protection di iCloud

L’Advanced Data Protection (ADP) è un sistema di crittografia end-to-end che protegge i dati archiviati su iCloud. A differenza della crittografia standard, l’ADP garantisce che solo l’utente possa accedere ai propri contenuti tramite dispositivi fidati, rendendo impossibile per chiunque, inclusa Apple, decifrare informazioni sensibili come backup, note, foto e documenti archiviati nel cloud.

“Apple obbliga gli utenti ad usare iCloud”, in Regno Unito parte class action da 3 miliardi di sterline “Apple obbliga gli utenti ad usare iCloud”, in Regno Unito parte class action da 3 miliardi di sterline

Un precedente pericoloso: dopo il Regno Unito a chi toccherà?

Il governo britannico basa le sue richieste sull’Investigatory Powers Act del 2016, una legge che combina diversi poteri esistenti sull’intercettazione e l’acquisizione delle comunicazioni. Mentre le autorità sostengono che la crittografia renda più difficile individuare i criminali, le aziende tecnologiche continuano a difendere il diritto alla privacy dei loro utenti. Apple ha espresso “profonda delusione” per questa situazione, sottolineando come la decisione arrivi in un momento di crescente vulnerabilità dei dati personali. L’azienda ha precisato che la modifica non influenzerà i servizi già crittografati di default come l’app Salute, iMessage e FaceTime.