Nuova Delhi è al centro di una scoperta davvero interessante che ha come protagonista un antibiotico comune che potrebbe essere utilizzato per contrastare la malattia infiammatoria intestinale. A condurre questo studio alcuni medici dell’Università di Birmingham, i quali si sono concentrati sulle caratteristiche di un antibiotico specifico che prende il nome di vancomicina. Questa sostanza è molto utile poiché viene utilizzata per trattare problematiche come la diarrea, ma, a quanto pare, potrebbe avere molti più utilizzi.

Alcune persone hanno tratto giovamento da questo tipo di farmaco per quanto riguarda la malattia infiammatoria intestinale. Questa è legata ad un malfunzionamento del fegato, il quale va ad infondere una patologia incurabile che prende il nome di colangite sclerosante primaria. Alcuni pazienti sono stati convocati per partecipare attivamente allo studio e 4 e 5 sono completamente guariti dopo aver seguito la terapia focalizzata su questo antibiotico.

Si tratta di un grande passo in avanti poiché finora questa malattia non aveva ancora trovato un trattamento utile a risolvere questo tipo di patologia. L’antibiotico in questione potrebbe quindi trovare applicazione in molti altri casi simili, andando ad abbattere il rischio di sviluppare neoplasie a carico di colon e fegato.

nuove speranze per la malattia infiammatoria intestinale

La vancomicina potrebbe essere la risposta alle malattie infiammatorie intestinali?

Secondo il parere dei ricercatori la vancomicina potrebbe offrire una nuova soluzione per tutti coloro che sono affetti da questa patologia, poiché l’80% delle persone colpite è entrata in fase di remissione dopo averla assunta. Non solo queste persone hanno mostrato dei miglioramenti, ma sono stati verificati dei miglioramenti anche in altri organi del corpo che erano stati intaccati dalla malattia, come ad esempio le mucose.

Sindrome dell’intestino irritabile: arriva una svolta nella ricerca Sindrome dell’intestino irritabile: arriva una svolta nella ricerca

Il trattamento, però, ha avuto degli effetti di natura transitoria poiché, dopo la sua interruzione, tutti i sintomi si sono presentati nuovamente ed è quindi importante trovare una soluzione che sia continuativa nel tempo.