Con il suo visore Vision Pro, Apple ha fatto il suo ingresso nel mondo della realtà aumentata, ma sembra che la strada verso il successo di massa possa essere più tortuosa del previsto. Recenti rapporti indicano che l’azienda sta rallentando la produzione del dispositivo, con la possibilità di un’interruzione della produzione già a novembre.
Retroscena: componenti accumulati e produzione in crisi
Le fonti di The Information segnalano che Apple ha già iniziato a ridurre il ritmo di produzione durante l’estate, con alcuni dipendenti di fabbrica che affermano di lavorare in un magazzino pieno di “decine di migliaia di parti non consegnate“. Attualmente, i fornitori possono assemblare tra 500.000 e 600.000 visori, ma questo potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la domanda, soprattutto considerando che il prezzo di 3.500 dollari che rende il Vision Pro un prodotto destinato a un pubblico ristretto.
Tim Cook si espone: la verità sul prezzo e il mercato del Vision Pro
Tim Cook, CEO di Apple, ha ammesso che il prezzo elevato limita le vendite e che il dispositivo è pensato principalmente per early adopter, ovvero chi inizia ad utilizzare un nuovo prodotto, servizio o tecnologia non appena viene lanciato sul mercato, prima della maggior parte degli utenti. Questa apertura alla critica di Tim Cook, insieme alla diminuzione della produzione, potrebbe indicare che Apple sta rivalutando la sua strategia di mercato.
Ma perché questa frenata? Luxshare, il principale produttore di visori per Apple, ha dimezzato la produzione da 2.000 a 1.000 unità al giorno, mentre Apple ha smontato alcune linee di produzione in attesa di segnali positivi dal mercato. Tuttavia, le notizie di una possibile versione più economica del Vision Pro potrebbero cambiare le carte in tavola. Un dispositivo a un prezzo più accessibile potrebbe attirare un numero maggiore di consumatori e, di conseguenza, stimolare l’interesse degli sviluppatori, incentivandoli a creare applicazioni dedicate.
Il Vision Pro sorprende ma non conquista
La critica al Vision Pro è piuttosto variegata; mentre alcuni lodano la qualità degli schermi e l’interfaccia intuitiva, molti sviluppatori sembrano essere in attesa di un “killer app” che giustifichi l’investimento, ovvero un’applicazione o un software che ha un impatto così significativo da essere in grado di determinare il successo di un’intera piattaforma o tecnologia (esempi di killer app sono Microsoft Word o Instagram). Quindi, il messaggio è piuttosto chiaro: o il Vision Pro diventa un game changer oppure il gioco non vale la candela. Al momento, il visore è utilizzato principalmente come un display di alta qualità per Mac, ma Apple spera che un modello più economico possa portare il dispositivo nelle case di un numero maggiore di utenti.
In conclusione, sebbene la produzione del Vision Pro stia rallentando, l’idea di una versione più economica potrebbe essere la chiave per sbloccare il potenziale di mercato di Apple nel settore della realtà aumentata. La sfida ora è convincere i consumatori che questa tecnologia vale il prezzo, e chissà, forse un nuovo modello più accessibile sarà il passo successivo per rendere il Vision Pro un successo di massa.