A partire dallo smartphone fino ad arrivare al PC sono davvero tanti i dispositivi tecnologi a nostra disposizione, grazie a cui poter svolgere in modo facile e veloce diverse operazioni quotidiane. Basti pensare alla possibilità di condividere foto e messaggi con amici e parenti, oppure inviare delle e-mail di lavoro. Ma non solo, possiamo attingere in modo facile e veloce ad informazioni di vario genere, grazie ai vari contenuti messi in rete dai creator.
Proprio quest’ultimi temono di dover fare i conti con un futuro nefasto a causa dell’avanzare dell’intelligenza artificiale. Un argomento che si rivela essere sempre più spesso oggetto di dibattito, tanto che ad esprimere la propria opinione in merito ci ha pensato anche Mark Zuckerberg. Ma cosa ha dichiarato?
Creator e IA, il punto di vista di Zuckerberg
Nel corso di un’intervista rilasciata a The Verge, il CEO di Meta ha sottolineato come a suo avviso i creator dovrebbero consentire che i loro contenuti siano utilizzati per addestrare i modelli di IA. A suo avviso, infatti, i creatori di contenuti e i detentori dei diritti dovrebbero semplicemente lasciare che queste aziende utilizzino il loro lavoro in modo del tutto gratuito.
I singoli creatori o editori tendono a sopravvalutare il valore dei loro contenuti specifici. Quando metti qualcosa in giro per il mondo, fino a che punto riesci ancora a controllarlo, possederlo e concederlo in licenza? Penso che tutte queste cose dovranno fondamentalmente essere ridiscusse nell’era dell’intelligenza artificiale.
Mark Zuckerberg
Zuckerberg non è certo il primo dirigente tecnologico a sostenere che i modelli di intelligenza artificiale dovrebbero essere in grado di appropriarsi gratuitamente del lavoro dei detentori del copyright. Il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleyman, ha ad esempio sostenuto che qualsiasi contenuto pubblicato “sul web aperto” è “freeware”. Parole che non passano inosservate e fanno aumentare le perplessità su quello che potrebbe essere il futuro dell’informazione in rete.