Un segreto davvero tanto particolare potrebbe essere nascosto all’interno del grande ammasso stellare che solca il nostro cielo. Di cosa stiamo parlando? Di un vero e proprio sciame composto da più di 100 buchi neri di massa stellare. L’ammasso stellare denominato Palomar 5 altro non è che un flusso stellare che si trova a 80.000 anni luce circa di distanza e si estende per 30.000 anni luce.  Quello che molti non sanno è che proprio questi ammassi globulari vengono molto spesso considerati dei veri e propri fossili dell’universo primordiale.

Se in questo momento vi state domandando come si presentano ecco che possiamo rispondere affermando che questi sono sferici e molto densi. E contengono al loro interno da 100.000 fino a 1 milione di stelle. Alcune di queste sono anche particolarmente vecchie. Le stelle presenti all’interno dell’ammasso globulare si sono formate contemporaneamente e sono nate tutte dalla stessa nube di gas.

Alcune informazioni su Palomar 5

I ricercatori stanno ponendo sempre di più la loro attenzione su un’altra tipologia di stelle presenti nel cielo ovvero i flussi di marea, lunghi fiumi di stelle individuati grazie all’osservatorio spaziale Gaia. L’astrofisico Mark Gieles dell’Università di Barcellona in Spagna è intervenuto sulla questione affermando che non è ancora chiaro come riescano a formarsi questi flussi, anche se secondo i ricercatori potrebbero essere “ammassi stellari distrutti”.

Gli astronomi hanno scoperto il buco nero più vicino a noi Gli astronomi hanno scoperto il buco nero più vicino a noi

Per conoscere bene la loro formazione i ricercatori hanno pensato di studiarne uno con un sistema stellare associato. Ed è questo il caso di Palomar 5 caratterizzato da una distribuzione ampia e poco uniforme di stelle, e da una lunga corrente di marea che nel cielo si estende per oltre 20 gradi. Al fine di ricreare le orbite e le evoluzioni delle diverse stelle presenti nell’ammasso ecco che il team ha utilizzato simulazioni N-body includendo anche i buchi neri.

I risultati ottenuti hanno permesso di scoprire che a dare origine alla configurazione che siamo soliti vedere oggi potrebbe essere stata proprio una popolazione di buchi neri di massa stellare presente all’interno di Palomar 5. Le stelle sarebbero poi uscite fuori dall’ammasso stellare a causa delle interazioni orbitali. E proprio le stelle che riescono a sfuggire con rapidità ed efficienza all’ammasso stellare, rispetto ai buchi neri, sembrerebbero alterare la proporzione di tali buchi. Gieles a tal proposito ha rivelato che in base al numero di stelle presenti nell’ammasso il numero di buchi neri è tre volte maggiore.