A molti sarà capitato, fin da bambini, di sentirsi dire di essere creativi. Tutti noi siamo creativi e proprio la creatività fa parte della nostra quotidianità. Ma qual è la sua origine nel cervello? Un recente studio pubblicato sulla rivista Brain ha provato a rispondere a questa domanda. L’attività svolta dal cervello nel corso degli anni ed in seguito a studi e ricerche è stata descritta come un vero insieme di reti o gruppi di regioni cerebrali che sono interconnesse tra di loro e che lavorano insieme.
A tal proposito, possiamo dire che proprio la creatività potrebbe essere legata alla rete in modalità predefinita indicata con la sigla DMN sottoposta negli anni a diversi studi. Uno di questi ha permesso di osservare che durante i periodi di veglia silenziosa alcune regioni presenti nella corteccia del cervello erano attive nello stesso momento. Nel corso degli anni successivi nuovi studi hanno permesso di dimostrare che in realtà la DMN è attiva in determinati momenti.
Ed esattamente durante la meditazione e l’autoriflessione, mentre si sogna ad occhi aperti e anche durante i momenti di creatività e quindi nel momento in cui ci si trova coinvolti in pensieri creativi.
Alcune informazioni sulla rete in modalità predefinita
Per poter effettuare lo studio, la professoressa associata di neurochirurgia al Baylor College of Medicine Elena Bartoli e i colleghi hanno sottoposto ad esame 13 persone registrando i dati del loro cervello. A queste persone è stato presentato un oggetto e chiesto di pensare ad un suo uso alternativo. L’obiettivo era quello di spingere queste persone a creare delle connessioni tra concetti non correlati tra di loro.
Proprio durante la presentazione dell’oggetto è stato possibile assistere all’attivazione della DMN e della rete di controllo fronto-parietale associata alla risoluzione di un problema E proprio l’attività FPN è diventata dominante mentre i partecipanti elencavano gli usi alternativi dell’oggetto proposto. I ricercatori grazie a questo studio sono riusciti a trovare l’associazione tra le idee creative e l’attività svolta nella DMN.
Ma nonostante ciò sono arrivati alla conclusione che a controllare la creatività non è alcuna regione cerebrale. La creatività infatti cerca di creare delle associazioni tra diversi concetti e per farlo potrebbe servirsi della collaborazione di diverse reti e regioni cerebrali.