Il mondo del fast-fashion è nuovamente sotto i riflettori. Temu, il gigante cinese del retail online, è stato denunciato dall’Unione Europea per presunte violazioni delle norme sui contenuti online, minacciando potenzialmente la sua presenza nel mercato europeo.
L’Accusa: una violazione del Digital Services Act
Temu, parte del gruppo PDD Holdings Inc., è accusata di non rispettare il Digital Services Act (DSA) dell’UE, una regolamentazione che impone agli intermediari online e ai marketplace di combattere contenuti illegali, prodotti dannosi e contraffatti sulle loro piattaforme. L’organizzazione paneuropea dei consumatori, BEUC, ha ufficialmente presentato una denuncia alla Commissione europea, supportata da 17 dei suoi membri tra i quali figurano Paesi come Francia, Italia e Paesi Bassi, che hanno inoltrato reclami alle rispettive autorità nazionali.
Più sicurezza per i consumatori
Secondo BEUC, Temu, che ha raggiunto i 75 milioni di utenti mensili nell’UE a marzo, spesso non fornisce informazioni essenziali sui venditori presenti sulla sua piattaforma e sulla conformità dei loro prodotti ai requisiti di sicurezza dell’UE. Questa mancanza di trasparenza mette a rischio i consumatori, esponendoli a prodotti potenzialmente non sicuri.
Pratiche di manipolazione: i modelli oscuri
Un altro punto critico sollevato dal reclamo riguarda l’uso di “modelli oscuri” da parte di Temu. Questi sono schemi di design che manipolano gli utenti a prendere decisioni non del tutto consapevoli, spesso spingendoli a spendere più del previsto. Inoltre, le informazioni su come Temu raccomanda i prodotti ai consumatori sono giudicate insufficienti, lasciando spazio a dubbi sull’imparzialità e sulla trasparenza delle raccomandazioni.
La risposta di Temu
Nonostante le accuse, Temu ha dichiarato di prendere molto sul serio il reclamo del BEUC. L’azienda ha affermato di essere impegnata nell’adattamento dei propri servizi per allinearsi alle pratiche locali e alle normative europee. “Stiamo studiando a fondo il reclamo e speriamo di continuare il dialogo con le parti interessate per migliorare il servizio offerto ai consumatori“, ha dichiarato Temu in un comunicato.
Il reclamo contro Temu evidenzia la crescente attenzione dell’UE verso la protezione dei consumatori e la sicurezza online
Il caso di Temu solleva questioni importanti su come i marketplace globali operano all’interno delle diverse giurisdizioni. La conformità alle normative locali è essenziale non solo per la protezione dei consumatori ma anche per mantenere la fiducia nel commercio online. Con il DSA in vigore, l’UE sta chiaramente tracciando una linea dura contro le violazioni, indipendentemente dalla provenienza dell’azienda. Resta da vedere come Temu risponderà a questi reclami e se riuscirà a mantenere la sua posizione nel competitivo mercato europeo.