Meltwater, leader mondiale nel settore dei media, del social intelligence e dei consumatori, e We Are Social, l’agenzia creativa a guida sociale, hanno pubblicato Digital 2024, il loro ultimo rapporto annuale sui social media e tendenze digitali in tutto il mondo.
In un anno ricco di traguardi digitali, Digital 2024 mostra che le identità degli utenti attivi sui social media è arrivata a una cifra astronomica. In altre parole, la popolazione dei social media ha superato la soglia dei 5 miliardi (5,04 miliardi), che equivalgono al 62,3% della popolazione mondiale.
Il totale globale è aumentato di 266 milioni nell’ultimo anno, pari a una crescita annua del 5,6%.
Quanto tempo la popolazione dei social media passa sulle varie piattaforme?
L’utente tipico dei social media ora trascorre 2 ore e 23 minuti al giorno sulle piattaforme social preferite e utilizza 6,7 piattaforme ogni mese. TikTok ha il tempo medio per utente Android più alto di qualsiasi piattaforma social a livello mondiale.
Le ore mensili registrate sono 34, equivalenti a più di un’ora al giorno utilizzando la piattaforma. Al secondo posto c’è YouTube, con l’utente medio che trascorre poco più di 28 ore al mese sulla sua app Android.
In termini di piattaforma social “preferita” al mondo, Instagram si è aggiudicata la corona di vincitore dello scorso anno, superando WhatsApp.
Digital 2024 ha messo in evidenza che il 16,5% degli utenti di età compresa tra 16 e 64 anni considera Instagram la piattaforma più amata, mentre WhatsApp è al secondo posto con il 16,1%.
Ma cos’è Digital 2024? Si tratta di un report di oltre 550 pagine. Questo report va a coprire dati provenienti dall’intero ecosistema online, dai social network ai dispositivi intelligenti, dai giochi al social commerce.
Gli altri dati del rapporto
Altri punti salienti del rapporto sulla popolazione dei social media includono quanto segue:
- l’utente tipico di Internet trascorre adesso 6 ore e 40 minuti online ogni giorno. Si tratta di un aumento di 3 minuti al giorno, ovvero dell’1%, rispetto all’anno precedente.
- Facebook, che festeggia il suo 20° compleanno il 4 febbraio, ha aumentato la sua portata pubblicitaria mondiale di oltre 200 milioni negli ultimi 12 mesi, registrando una crescita su base annua del 10,5%.
- LinkedIn, Snapchat, WeChat e Pinterest hanno tutti registrato una forte crescita degli utenti anno dopo anno.
- la spesa pubblicitaria digitale è cresciuta del 10% su base annua, con quasi 720 miliardi di dollari spesi in annunci digitali nel 2023. La spesa pubblicitaria social è aumentata del 9,3% raggiungendo 207 miliardi di dollari, e gli investimenti in attività di influencer sono aumentati del 17%.
- l’utente medio di Internet ora trascorre 17 minuti in meno al giorno guardando i contenuti televisivi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un calo dell’8,2% su base annua.
Social media adesso più pericolosi?
Adesso i sostenitori della pericolosità del mondo digitale, troveranno nell’aumento della popolazione dei social media un incipit a continuare la loro battaglia.
Ma su cosa si basa la loro teoria? Proprio come i social media possono elevare una persona e farla sentire più connessa agli altri, possono anche servire a isolare e ostracizzare una persona evidenziandone i difetti e le carenze.
Instagram è un perfetto esempio di mezzo che molti utilizzano per condividere aspetti della propria vita con amici e persone care, ma c’è anche un senso di pressione nel cercare di catturare il momento in una foto perfetta.
I filtri vengono spesso utilizzati per migliorare l’immagine ed enfatizzare aspetti particolari di un’immagine. Solo perché è chiaro che le foto sono manipolate non significa che le persone non si sentano ancora insicure su come appaiono o su cosa sta succedendo nella loro vita.
Secondo loro, tutti noi siamo consapevoli che le persone tendono a condividere solo i momenti salienti della propria vita, e raramente i momenti più bassi. Ma ciò non diminuisce i sentimenti di invidia e insoddisfazione della propria vita quando si scorrono le foto aerografate degli amici.
Certo, ci sono diversi aspetti negativi dei social network, ma non per questo bisogna bollarli come pericolosi e basta. È l’utente che deve essere consapevole e intelligente, in modo da farne un uso corretto.