La campagna presidenziale tenutasi in Argentina era già abbastanza caotica di suo ma adesso, come riporta il New York Times, spunta un elemento che ne è stato silenziosamente protagonista: l’intelligenza artificiale. Queso rende, di fatto, la prima vera partecipazione dell’intelligenza artificiale in politica. Ma cosa ha permesso che l’AI fosse smascherata? Un manifesto. Anzi, per essere più precisi, il pollice di chi era ritratto nel manifesto.
Il manifesto incriminato
Il manifesto in questione presenta un’immagine del candidato alle presidenziali argentine di centro-sinistra, Sergio Massa, attuale Ministro dell’Economia del Paese, in piedi trionfante tra una folla di ammiratori, con la mano alzata che punta verso l’alto. Che sia stata generata dall’intelligenza artificiale non è un segreto; infatti, il NYT ha svelato anche il prompt che la campagna di Massa ha usato per generare l’immagine, che è il seguente: un’immagine nello stile di “un’illustrazione di manifesto di propaganda politica sovietica di Gustav Klutsis con un leader, Massa, in piedi con fermezza“. “I simboli dell’unità e del potere riempiono l’ambiente“, continua il prompt, secondo il NYT. “L’immagine emana autorità e determinazione“. Durante la campagna, il team di comunicazione del signor Massa ha informato gli artisti, che hanno lavorato alla campagna, su quali messaggi o emozioni volevano che le immagini trasmettessero, come l’unità nazionale, i valori della famiglia e la paura. Gli artisti hanno poi elaborato idee per inserire il signor Massa o il signor Milei, così come altre figure politiche, in contenuti che fanno riferimento a film, meme, stili artistici o momenti storici.
L’AI si vede nei dettagli
Nel complesso, il manifesto trasmette un’impressione sfuggente, se si esclude il sinistro impatto dell’intelligenza artificiale che permea l’opera. Emergono dettagli un po’ cringe: i volti delle persone nella folla di ammiratori, prevalentemente maschili, sono distorti in modo estremo. Un’ulteriore fonte di perplessità è rappresentata da un’apparizione sullo sfondo a sinistra: un treno? Un trattore? È difficile discernere. Infine, emerge in modo evidente il pollice smisurato e deforme di Massa, che sembra condividere l’unghia con il dito medio. È un’immagine un po’ grottesca. Le immagini dell’IA sono apparse anche nel mondo reale. I manifesti sovietici erano una delle decine di disegni che la campagna del signor Massa e i suoi sostenitori hanno stampato per affiggerli negli spazi pubblici argentini.
Caleidoscopio di immagini generato dall’IA: la campagna di Massa e le sue stravaganti creazioni
Oltre al singolare ritratto del pollice ingigantito, l’arsenale di immagini e video creati dall’intelligenza artificiale, nel contesto della campagna di Massa, è variegato. Il team ha condiviso rappresentazioni che richiamano lo stile iconico del manifesto ‘Hope’ del Presidente Barack Obama e le celebri copertine del New Yorker. Alcune immagini sono state generate dall’IA della campagna, mentre altre sono state create dai sostenitori utilizzando l’IA, tra cui una delle più note, un’immagine del signor Massa che cavalca un cavallo nello stile di José de San Martín, un eroe dell’indipendenza argentina. In altre creazioni, Massa è stato immaginato come un Ghostbuster. La campagna ha usato l’IA per ritrarre Massa, il rigido ministro dell’Economia argentino di centro-sinistra, come forte, impavido e carismatico, con video che lo mostrano come un soldato in guerra. Gran parte dei contenuti sono chiaramente falsi.
L’attacco IA a Milei
Parallelamente, l’uso dell’intelligenza artificiale è stato sfruttato per attaccare il rivale di Massa, Neopresidente eletto dell’Argentina, l’eccentrico anarco-capitalista Javier Milei, ritraendolo come una figura sinistra tratta da film quali ‘Arancia meccanica’ e ‘Paura e delirio a Las Vegas’. La campagna di Massa ha prodotto un video “deepfake” in cui il signor Milei spiega come funzionerebbe un mercato degli organi umani, cosa che lui ha detto essere filosoficamente in linea con le sue idee libertarie. La didascalia del post dice: “Abbiamo chiesto a un’intelligenza artificiale di aiutare Javier a spiegare il business della vendita di organi e questo è successo“. Javier Milei, che ha vinto domenica al ballottaggio, ha risposto condividendo quelle che sembrano essere immagini AI che ritraggono Massa come un leader comunista cinese e lui stesso come un tenero leone dei cartoni animati. Le immagini sono state visualizzate più di 30 milioni di volte. Da sottolineare che quando il New York Times ha poi mostrato a Massa il deepfake del signor Milei degli organi umani (che la sua campagna ha creato), il candidato è apparso turbato. “Non sono d’accordo con questo uso“, ha detto. Il suo portavoce ha poi sottolineato che il post era scherzoso e chiaramente etichettato come generato dall’intelligenza artificiale.
— Javier Milei (@JMilei) October 25, 2023
Un banco di prova per l’I.A. nelle campagne elettorali
Le elezioni argentine sono diventate rapidamente un banco di prova per l’IA nelle campagne elettorali, con i due candidati e i loro sostenitori che hanno utilizzato la tecnologia per elaborare immagini e video esistenti e crearne altri da zero. L’AI ha fatto dire ai candidati cose che non hanno detto e li ha inseriti in film e meme famosi. Il ruolo di primo piano dell’AI nella campagna argentina, il dibattito politico che ha scatenato, sottolineano la crescente diffusione della tecnologia e dimostrano che, grazie al suo potere in espansione e al suo costo in calo, è probabile che ora sia un fattore in molte elezioni democratiche in tutto il mondo.
Altri esempi dell’uso dell’IA per scopi politici
Come si può ben immaginare, non è il primo caso in cui l’AI vene utilizzata per fini politici, oltreoceano. Negli Stati Uniti, il Partito Repubblicano ha pubblicato un video creato con l’AI che mostra la Cina che invade Taiwan e altre scene distopiche per descrivere ciò che accadrebbe se il Presidente Biden vincesse un secondo mandato. La campagna del governatore della Florida, Ron DeSantis, ha condiviso un video che mostra immagini generate dall’AI di Donald Trump che abbraccia il dottor Anthony Fauci, diventato un nemico della destra americana per il suo ruolo di guida della risposta nazionale alle pandemie.
Il parere degli esperti e ricercatori
Gli esperti paragonano questo momento agli albori dei social media, una tecnologia che offre nuovi allettanti strumenti per la politica – e minacce impreviste. I ricercatori sono da tempo preoccupati per l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle elezioni. La tecnologia può ingannare e confondere gli elettori, mettendo in dubbio ciò che è reale e aggiungendosi alla disinformazione che può essere diffusa dai social network. Per anni, questi timori sono stati in gran parte speculativi perché la tecnologia per produrre questi falsi era troppo complicata, costosa e poco sofisticata.
“Ora abbiamo assistito a un’esplosione assoluta di strumenti incredibilmente accessibili e sempre più potenti, e il calcolo è cambiato radicalmente“, ha dichiarato Henry Ajder, un esperto inglese che ha fornito consulenza ai governi sui contenuti generati dall’IA.