Brontofobia: paura persistente, anormale ed ingiustificata dei fulmini e dei tuoni.

L’argomento che volevo trattare stanotte era differente, poi ho guardato fuori dalla finestra (qui a Roma c’è un bel temporale!) e mi sono ricreduto!

Stanotte tratteremo la brontofobia, ovvero la paura dei tuoni e dei fulmini; come sempre bisogna fare qualche piccola precisazione, la brontofobia è legata eslusivamente ai tuoni e ai fulmini, mentre la sconosciuta cheimofobia abbraccia il temporale nel suo insieme (pioggia, vento, grandine ed affini).

Altra piccola precisazione: se avete paura SOLO dei lampi siete comunque brontofobici, molte volte purtroppo si confonde la paura dei fulmini con la selafobia, ovvero la paura dei flash di luce… bhè, sappiate che non sono la stessa cosa!

Ed ora finalente possiamo addentrarci nella brontofobia. Sapevatelo! Questa fobia ci accompagna dalla notte dei tempi, l’uomo infatti ha sempre avuto paura dei tuoni, dei lampi e dei temporali; una delle dimostrazioni più palesi è l’arcaico concetto che un temporale altro non fosse che “l’ira di un Dio”.

Nonostante l’umanità abbia finamente scoperto cosa si cela dietro un temporale, sono ancora molte le persone che soffrono di questa fobia. I sintomi sono sempre gli stessi (ansia, inadeguatezza, terrore, panico) ma si verificano anche molto prima che il fattore scatenante (in questo caso il temporale) si manifesti.

Nei casi più gravi, il solo pensare all’avvento dell’estate (periodo dell’anno in cui si verificano temporali improvvisi), induce il soggetto affetto da brontofobia a vivere in uno stato di ansia continua, questo perché la non prevedibilità del fenomeno atmosferico rende il tutto sicuro ma inaspettato, aumentando sensibilmente lo stato ansiogeno.

Caratteristica dei brontofobici infatti, è controllare le previsioni del tempo anche in piena estate, proprio per poter limitare il più possibile la possibilità di imbattersi in un temporale.

Le reazioni che un brontofobico può avere di fronte ad un temporale possono variare sensibilmente dal luogo in cui egli si trova; se dentro casa il senso di fastidio e paura può essere controllato ed offuscato da input esterni (guardare la tv, cucinare, farsi la doccia), fuori casa la fobia può scatenarsi in violenti ed incontrollabili attacchi di panico, con conseguenze teoricamente gravi (la prima cosa che si tende a fare durante un attacco di panico è trovare un “rifugio” dalla propria paura… se cercate “rifugio” sotto un albero vien da sè dedurre che non è esattamente un’idea geniale… )

La brontofobia non ha età e soprattutto non colpisce solo l’uomo, altri esseri viventi ne soffrono, cani e gatti su tutti! (pensateci un secondo: avete sicuramente notato come diventano schizzati gli animali domestici prima di un temporale, pensate che se avessero il dono della parola direbbero “Che fico! Un temporale!!!” o “O porco cazzo! Un temporale!!!”?)

Per il procedimento inverso si pensa che una persona brontofobica possa essere particolarmente sensibile ai rumori molto forti (fuochi d’artificio), avendo dei punti in comune con gli animali infatti, si pensa che la “contaminazione” sia a due vie (come i cani hanno paura dei temporali, cosi gli umani hanno paura dei rumori forti… spero di essermi spiegato).

Visto che abbiamo parlato fondamentalmente di tuoni, nella gallery vi offro una serie di foto sui lampi, decisamente affascinanti per la maggior parte di voi, altrettanto terrificanti per i brontofobici.

In più nell’approfondimento potete ascoltare il suono di un tuono (tanto per non farci mancare nulla!)

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E tu? Di cosa hai paura?

[rubrica][url=https://leganerd.com/tag/people-are-u-really-afraid/][P.A.U.R.A.?][/url] è la rubrica a cura di @0paque che tratta di fobie più o meno conosciute[/rubrica]