Nell’antico Perù, gli Inca eseguivano cerimonie rituali che coinvolgevano spesso il sacrificio umano per cercare il favore divino e mitigare i disastri naturali. La ricostruzione della giovane ragazza Inca sacrificata, notoriamente conosciuta come la Signora di Ampato o Juanita, è stata “ricostruita” in Perù grazie a avanzate tecniche di scansione 3D.
Scansioni digitali della mummia
Questa giovane vittima, presumibilmente di 14 o 15 anni al momento del sacrificio, è stata scoperta nel 1995 all’interno di un fagotto funerario Inca situato vicino alla cima del vulcano Ampato, nel sud del Perù. La sua mummia è incredibilmente ben conservata grazie alle fredde temperature dell’alta montagna. Gli archeologi e scienziati peruviani, in collaborazione con colleghi polacchi, hanno impiegato scansioni digitali della mummia per ricreare una replica realistica del suo volto e del busto.
Una finestra nel tempo
La Signora di Ampato aveva lo sguardo penetrante e gli occhi scuri, oltre a indossare abiti colorati, copricapo e ornamenti. La ricostruzione si basa direttamente sulle scansioni 3D della mummia e rappresenta un’opportunità unica per il pubblico di vedere questa giovane Inca attraverso una finestra nel tempo. Questo progetto di ricostruzione non solo celebra i progressi nella tecnologia di scansione 3D e nell’archeologia, ma offre anche uno sguardo toccante e rispettoso su un capitolo nella storia Inca e delle loro credenze religiose