Dopo che l’Unione Europea ha rimproverato alla società di social media di non fare abbastanza per affrontare la disinformazione, META ha risposto alle critiche dell’Unione Europea, prendendo misure contro la diffusione di informazioni fuorvianti e immagini falsificate sui social media relativi agli attacchi di Hamas a Israele. La piattaforma ha già rimosso centinaia di migliaia di contenuti e ampliato le politiche antiviolenza.

X ha reagito diversamente

La Commissione europea ha fatto pressione sulle piattaforme di social media affinché rimuovano i contenuti illegali e dannosi per conformarsi al Digital Services Act (DSA), la cui violazione può comportare multe salate. La risposta di Meta contrasta però con quella iniziale di X (precedentemente noto come Twitter) che ha subito lo stesso “rimprovero” dall’UE. X ha infatti chiesto alla Commissione di fornire maggiori informazioni sulle violazioni commesse sul suo sito. La Commissione, di tutta risposta, ha aperto un’indagine su X.