È forse il film più amato di un regista di culto: Il cielo sopra Berlino, realizzato nel 1987 da Wim Wenders, torna dal 2 ottobre nelle sale italiane, nella versione restaurata dalla Wim Wenders Foundation, grazie alla collaborazione tra la Cineteca di Bologna, con il suo progetto per la distribuzione dei classici restaurati Il Cinema Ritrovato. Al cinema, e CG Entertainment, nuovo distributore per l’Italia della library dei film del regista tedesco. Una partnership nata lo scorso giugno a Bologna in occasione della 37ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, di cui Wenders è stato uno degli ospiti di punta, in un 2023 che ha segnato anche il ritorno del regista al Festival di Cannes – dove nel 1987 vinse il Premio per la miglior regia proprio grazie a Il cielo sopra Berlino – con due nuovi lavori, Perfect Days e Anselm, entrambi nei prossimi mesi in sala con Lucky Red. L’uscita del Cielo sopra Berlino è realizzata in collaborazione con Goethe-Institut.

Realizzato senza una sceneggiatura iniziale, scritto giorno per giorno, “come si scrive una poesia”, insieme allo storico collaboratore Peter Handke (Premio Nobel per la letteratura nel 2019), traendo ispirazione tanto dalle ‘Elegie Duinesi’ di Rilke quanto dai quadri di Paul Klee ma anche dalle canzoni dei Cure, ‘Il Cielo sopra Berlino’ è insieme una fiaba, una riflessione filosofica, un documentario su questa città dove convivono presente e passato, una storia d’amore e un film sulle persone che vorremmo essere. Pochi film rendono l’idea di poesia al cinema come ‘Il Cielo sopra Berlino’; impossibile dunque resistere alla tentazione di riportarlo nuovamente in sala, perché, come dice lo stesso autore:

Non c’è niente di meglio del cinema per ispirarci e per dirci chi siamo. Non si fa esperienza da soli, ma si fa esperienza con gli altri e questo ti prepara alla vita dopo il film.

Oltre a Bruno Ganz, attore-feticcio di Wenders e alla splendida Solveig Dommartin, ‘Il cielo sopra Berlino’ vede, tra gli altri, la partecipazione straordinaria di Peter Falk e quella di Nick Cave, meravigliosamente immortalato da Wenders insieme ai suoi Bad Seeds in due memorabili esecuzioni live di ‘The Carny’ e ‘From Her to Eternity’. A testimonianza della straripante passione di Wenders per il rock in generale e per la new wave in particolare troviamo nella colonna sonora del film anche brani di Laurie Anderson, Tuxedomoon, Crime & The City Solution, Minimal Compact, Sprung aus den Wolken e Laurent Petitgand.

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