In un’epoca di crescente interconnessione, la sicurezza informatica è diventata una priorità critica per proteggere dati e informazioni sensibili. Questa corsa alla sicurezza vede il costante confronto tra gli hacker e coloro che cercano di difendere le informazioni digitali. Al cuore della protezione delle informazioni si trova la crittografia, un processo che trasforma dati in codici incomprensibili senza una chiave di decodifica. Per rendere sicura la crittografia, è essenziale avere a disposizione un generatore di numeri casuali, che fornisce le chiavi necessarie per crittografare e decrittografare i dati. Esistono diversi tipi di generatori di numeri casuali, ognuno con livelli di casualità e sicurezza variabili.  Tra questi, spiccano i Quantum Random Number Generator, noti come QRNG. Detto questo, è importante sottolineare che nel campo della crittografia, non è sufficiente che i numeri siano casuali; è essenziale che rimangano segreti. I QRNG consentono di garantire che un grande numero di bit generati rimanga privato e quindi completamente sicuro.

Generatore quantico di numeri casuali

Il gruppo di ricerca di Guilherme B Xavier, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica, Chimica e Biologia (IFM), ha sviluppato un QRNG innovativo che potrebbe rivoluzionare la crittografia, ma anche essere impiegato nell’ambito delle scommesse e simulazioni al computer. La novità principale di questo QRNG, di questo generatore di codici casuali, è l’utilizzo di diodi a emissione luminosa realizzati con un materiale simile al cristallo perovskite.  Xavier, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Linköping, sottolinea: “Se le leggi della fisica quantistica sono veritiere, dovrebbe essere impossibile origliare senza che il destinatario lo scopra“. Il loro generatore di numeri casuali è considerato uno dei migliori disponibili e si confronta positivamente con i prodotti equivalenti sul mercato. Grazie alle proprietà della perovskite, ha il potenziale per essere più economico ed ecologico. Feng Gao, professore all’IFM ed esperto delle perovskiti, afferma: “È possibile utilizzare un laser tradizionale per il QRNG, ma è costoso. Se questa tecnologia deve diventare parte dell’elettronica di consumo, è fondamentale mantenere bassi i costi di produzione e garantire un impatto ambientale ridotto. Inoltre, i PeLED (diodi luminosi in perovskite) richiedono pochissima energia per funzionare“.

Il passo successivo consiste nello sviluppo del materiale per renderlo privo di piombo e migliorarlo in termini di estensione della sua durata, attualmente limitata a 22 giorni. Secondo Guilherme B Xavier, il loro nuovo QRNG potrebbe essere pronto per l’uso nella sicurezza informatica entro cinque anni. Un vantaggio aggiuntivo è la produzione nazionale di componenti elettronici per dati sensibili, che garantisce un maggiore controllo sulla sicurezza. L’acquisto di kit completi da altri Paesi potrebbe comportare o aumentare il rischio di occhi indiscreti.