Il reddito alimentare è ora operativo in Italia, è un’iniziativa volta a combattere lo spreco di cibo e fornire cibo invenduto gratuitamente a circa 3 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta. Questa misura è stata inserita nella Legge di Bilancio 2023 tramite un emendamento del Partito Democratico.

Il Fondo per la sperimentazione del reddito alimentare è stato ufficialmente istituito con un finanziamento di 1,5 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro all’anno a partire dal 2024. Il suo scopo è distribuire il cibo invenduto proveniente dai supermercati a coloro che ne hanno bisogno.

Il programma inizia con una fase sperimentale della durata di tre anni nei comuni capoluogo delle città metropolitane, dove si concentra la maggior parte delle persone in condizioni di bisogno. I destinatari saranno identificati dalle organizzazioni del terzo settore e da altre organizzazioni locali che operano nel Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD). I comuni interessati dovrebbero presentare progetti in collaborazione con queste organizzazioni, fornendo elenchi dei beneficiari e dettagli sul processo di raccolta e distribuzione degli alimenti.

Il concetto di reddito alimentare implica la distribuzione gratuita di pacchi alimentari contenenti prodotti invenduti dalla distribuzione alimentare. Questi generi alimentari saranno donati volontariamente dai negozi che aderiscono al programma. La partecipazione responsabile delle attività commerciali, in particolare della grande distribuzione, è fondamentale per il successo del Reddito Alimentare.

Per garantire l’efficacia del progetto e monitorare la sua attuazione, è stato costituito un gruppo di lavoro. Questo gruppo sarà guidato da Paolo Onellli, responsabile della Direzione Generale per la Lotta alla Povertà e Programmazione Sociale del Ministero del Lavoro, o da un suo delegato. Il gruppo di lavoro includerà rappresentanti dai ministeri del Lavoro, dell’Agricoltura e dell’Ambiente, nonché rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, organizzazioni locali del FEAD e altre figure. Il loro compito sarà sorvegliare l’attuazione del programma e garantirne l’efficacia.