Secondo una nuova ricerca dell’Università di Padova e dell’Istituto Federale Svizzero di Ricerca per la Foresta, l’esistenza del cosiddetto Periodo caldo medievale, caratterizzato da un clima caldo tra il 950 e il 1250 d.C., è messa in dubbio. Gli scienziati hanno analizzato gli anelli di accrescimento degli alberi del Nord Europa e hanno scoperto che le temperature in quel periodo furono inferiori a quanto precedentemente stimato.
Questo periodo aveva suscitato dibattiti poiché alcuni studi suggerivano un clima particolarmente caldo, mentre ora i modelli climatici sembrano essere più in linea con i dati ottenuti dalla nuova analisi degli anelli degli alberi. Anche se altre fonti storiche, come la riduzione dei ghiacciai alpini e le esplorazioni dei Vichinghi verso l’America, suggeriscono un periodo insolitamente caldo, la quantificazione precisa è ancora oggetto di discussione.
La tecnica utilizzata in questo studio è stata innovativa, misurando lo spessore delle pareti cellulari di milioni di alberi, eliminando i disturbi esterni, come incendi o uragani, per ricostruire con precisione la storia delle temperature degli ultimi 1200 anni.
Questi risultati mostrano come gli avanzamenti scientifici siano fondamentali per comprendere meglio il clima passato e presente e confutare o supportare le teorie esistenti. Come detto dal coordinatore dello studio, Marco Carrer, questo nuovo approccio ha permesso una pulizia senza precedenti dei dati degli anelli degli alberi e ha fornito un quadro più accurato delle temperature durante il periodo caldo medievale.