Una scoperta sorprendente è stata fatta grazie al telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea. Una giovane stella, denominata AU Microscopii (AU Mic), si è rivelata estremamente violenta, facendo letteralmente evaporare il suo pianeta, AU Mic b.

Situata a una distanza di 32 anni luce dalla Terra, AU Mic è una nana rossa, una tipologia di stella comune nel Sistema Solare. Nonostante abbia solo 100 milioni di anni, una frazione minuscola rispetto all’età del nostro Sole, che conta 4,6 miliardi di anni, questa stella ha dimostrato di essere un potente distruttore. Il pianeta AU Mic b, che le orbita intorno in poco più di 8 giorni, è a una distanza dieci volte più vicina rispetto a quella tra il Sole e Mercurio, ma possiede un diametro quattro volte più grande della Terra.

Il fenomeno osservato dal telescopio Hubble ha rivelato che AU Mic è responsabile di brillamenti incredibilmente potenti, con intensità 100-1.000 volte superiori a quelli che avvengono sulla nostra stella. Tali brillamenti, insieme all’enorme quantità di energia emessa, hanno strappato l’atmosfera del pianeta, rendendola una scia di gas disperso nello spazio. Ciò ha generato un comportamento inconsueto: l’atmosfera viene tratta via a “singhiozzo”, una sequenza di eventi mai osservata prima.

I ricercatori, guidati da Keighley Rockcliffe dello statunitense Dartmouth College, hanno notato una variabilità nella perdita dell’atmosfera del pianeta, suggerendo un’equivalente variabilità nelle esplosioni stellari su AU Mic. Inoltre, alcune immagini catturate dal telescopio Hubble hanno mostrato una temporanea scomparsa della scia di atmosfera. Questo potrebbe essere spiegato da un brillamento stellare estremamente potente accaduto poco prima dell’osservazione, rendendo l’idrogeno trasparente alla luce e quindi invisibile. Oppure, potrebbe essere il vento stellare a modellare l’atmosfera in fuga dal pianeta, rendendola a tratti impercettibile.

Questo studio è un’importante testimonianza dell’intensa interazione tra le stelle e i pianeti che le orbitano. AU Mic e il suo pianeta AU Mic b forniscono agli scienziati un’opportunità unica di comprendere meglio i processi fisici e astrofisici che governano l’evoluzione dei sistemi planetari. Con ulteriori osservazioni e analisi, gli scienziati sperano di gettare luce su fenomeni simili che possono verificarsi in altre regioni dell’universo, contribuendo a una comprensione più profonda della formazione e dell’evoluzione delle stelle e dei loro pianeti.