Un’avventurosa missione è in corso nel Mar Glaciale Artico, con una cinquantina di persone a bordo della Nave Alliance della NATO, partita dal porto norvegese di Tromso il 17 luglio. Questa spedizione si sta avventurando oltre gli 80 gradi di latitudine Nord, sfidando i ghiacci marini per svolgere attività di mappatura 3D fino al fondale.
Sotto la guida esperti dell’Istituto Idrografico della Marina Militare, vengono utilizzati sofisticati sistemi acustici multifascio, sonde multiparametriche e campioni diretti per acquisire dati preziosi del fondale, della massa d’acqua e del ghiaccio. Queste tecnologie permettono di mappare in dettaglio la regione sottomarina e di studiare l’ecosistema marino, comprese eventuali presenze di inquinanti come le microplastiche.
Inoltre, la missione include il supporto satellitare per la navigazione ad alte latitudini, rendendo l’esplorazione ancora più precisa e sicura. Gli studi condotti durante la spedizione High North23 sono parte integrante del “Decennio delle Nazioni Unite dedicato al Mare”, contribuendo allo sviluppo di temi centrali per la protezione degli oceani e la comprensione delle dinamiche del nostro pianeta.
Dal 2017, il progetto High North si ripete annualmente, dimostrando l’impegno costante delle forze militari e dei ricercatori nell’esplorare e preservare l’ambiente prezioso del Mar Glaciale Artico. La missione non solo offre importanti dati scientifici, ma rappresenta anche un simbolo di cooperazione internazionale, in quanto coinvolge la NATO e il porto norvegese di Tromso, promuovendo la collaborazione tra nazioni per preservare e comprendere meglio questa regione unica del pianeta.