Appassionate ed appassionati di Barbie e non solo: ci siamo! Finalmente il film più atteso dell’estate 2023 è approdato nelle sale italiane e possiamo tutti andare a vederlo. Considerando il caldo degli ultimi giorni siamo anche abbastanza certi che una serata nelle fresche sale del vostro cinema di fiducia non potrà che tirarvi su di morale, se questo non dovesse bastare ci penserà Margot Robbie e la sua crew grazie al coloratissimo Barbie.
Barbie è un film che è diventato iconico ancora prima di debuttare nelle sale di tutto il mondo. La bambola di casa Mattel è un’icona e questo è innegabile. La campagna marketing realizzata da Warner Bros per lanciare il film lo sa bene, ed infatti ha puntato tutto sull’effetto nostalgia. I collezionisti delle bambole e non solo si sono subito lasciati trasportare dalle atmosfere e dai colori pastello dei primissimi trailer del film. A catturare l’attenzione ed a causare l’inizio delle teorie dei fan sono stati i costumi di Margot Robbie e del Ken di Ryan Gosling. Proprio di costumi e del processo creativo e d’ispirazione che li ha generati parleremo nei dettagli nei paragrafi seguenti.
I costumi iconici di Barbie: Margot Robbie è la Barbie in carne ed ossa
“Barbie è davvero interconnessa con la moda, perché il modo in cui tutti noi abbiamo giocato con lei è vestendola. I vestiti sono la sua forma di espressione.” Queste sono state le prime parole che la costumista di Barbie The Movie, Jacqueline Durran, ha espresso parlando del suo lavoro come responsabile del reparto costumi di Barbie. Dopo aver vinto un Oscar per il suo lavoro in Piccole donne del 2019, la regista Greta Gerwig ha chiesto alla Durran di tornare per il suo nuovo progetto. Un piano davvero complicato ed ambizioso: creare un intero mondo dedicato a Barbie.
Il processo creativo che ha preceduto la realizzazione dei costumi di Barbie per la Durran è stato diverso rispetto a quello degli altri suoi progetti precedenti, dato che Barbie non può essere trattata come tutti gli altri personaggi. Le motivazione per cui Barbie indossa determinati vestiti non derivano da lei stessa ma dall’ambiente circostante. La caratteristica distintiva di ciò che indossa è che lo indossa appositamente per dove sta andando e per cosa sta facendo. In sostanza Barbie si veste esclusivamente per il tuo lavoro o un destinato compito. Barbie con il suo look rappresenta un mestiere o una situazione ben precisa. Ogni bambola in casa Mattel, infatti, viene venduta con un fashion pack specifico per la situazione e che può eventualmente adeguarsi ai cambiamenti di location. Quindi, ad esempio, per andare in spiaggia Barbie ha bisogno di un vestito coordinato, una tuta, una borsa, un cappello, scarpe adatte e accessori. Questi set di abbigliamento cambiano e si trasformano a seconda di ciò che la Barbie rappresenta.
L’esempio che vi abbiamo appena fatto in merito alla spiaggia non è casuale dato che proprio questa location è un’ambientazione cruciale per il film di Gerwig. Malibu è stata l’ispirazione di partenza, ma la costumista, al posto di realizzare una copia diretta di una delle tante bambole originali, ha attinto ad ispirazioni reali dagli anni ’50 e ’60 per un tocco retrò ispirato a Brigitte Bardot. Tutti i costumi di Barbie Land si adattano a una delle circa quindici combinazioni di colori che hanno reso l’idea di una spiaggia della Costa Azzurra nei primi anni ’60. Pensate ai vibranti trii dei perfetti pastelli estivi come il lavanda, blu brillante, azzurro; verde, arancione, beige; arancione, blu, rosa ed infine i due rosa e una gialla.
Non tutti i costumi sono stati realizzati a mano ma alcuni addetti del reparto costumi ogni giorno della fase di pre-produzione del film uscivano alla ricerca di vestiti di colori specifici in ogni negozio di Londra. Il team del reparto costumi disponeva di una rigorosa tabella di combinazioni di colori a cui fare riferimento durante tutto il processo creativo. L’universo di Barbie doveva essere un ambiente veramente controllato. Questo non è stato facile dato che durante il film ci sono molti cambi di costume ed infatti sono stati creati centinaia di look: dalla Barbie raccoglitrice di rifiuti a quella Barbie impiegata delle poste, c’erano dozzine di lavori che le varie Barbie avrebbero ricoperto e quindi dozzine di costumi diversi da progettare. Questo ha costretto la squadra della Durran a rovistare tra i negozi alla ricerca della tuta da lavoro rosa perfetta o del kit di attrezzi Barbified. Per un costume da dottore, il team ha tirato fuori le immagini di tutti i dottori che Mattel aveva creato negli ultimi 60 anni, solo per dare ispirazione.
Il Ken di Ryan Gosling: i costumi sono stati creati anche durante le riprese del film
Con sole undici settimane di pre-produzione concesse per realizzare tutto, il team si è visto costretto a creare i costumi anche durante le riprese. Ciò però ha avuto un enorme vantaggio: la flessibilità di continuare ad aggiungere nuove idee. Durante un’ultima prova costumi l’attore Ryan Gosling ha avuto l’idea di creare la biancheria intima con il marchio Ken per il suo personaggio, un dettaglio che è diventato subito virale quando il marketing del film ha deciso di mostralo come prima immagine di Ken.
Il lavoro principale di Ken è “stare in spiaggia”, così la costumista del film ha rivelato che l’abbigliamento sportivo colorato degli anni ’80 è stato un look chiave per realizzare i vestiti di Ken, insieme ad alcune tute elastiche da discoteca e alcuni look da cowboy iper-mascolini. L’abbigliamento sportivo retrò è stata la zona acquisti per eccellenza per il personaggio: da abbigliamento di seconda mano a negozi vintage fino a mercatini dell’usato. Alcuni abiti e stoffe sono state acquistate nel mercato americano perché irripetibili a Londra, così poi sono state spedite direttamente sul set inglese. Ken è sportivo, questa è la sua caratteristica principale e anche nel film di Barbie viene rispettata, ma non è tutto. Durante il film vi accorgerete che Ken ha un momento di riflessione e ripensamento sulla sua vita: “A nessuno importa di Ken, tutti vogliono solo giocare con Barbie.” Questo è uno dei punti chiave del film che è stato reso possibile grazie anche alla scelta del nuovo look di Ken abbinato a quello di Barbie.
La Barbie di Greta Gerwig è una femminista
Forse si parla davvero troppo poco dei messaggi che la bambola iconica nata a fine anni ’50 ha lanciato. Greta Gerwig, però, ha scelto di farli propri ed includerli nel suo nuovo film. Molti sono portati a pensare che l’iconica bambola non sia in grado di trasmettere messaggi femministi, a causa della forma del corpo, infatti, molti tendono pensare che sia antifemminista. In realtà non è così. Barbie ha rappresentato una svolta per le bambine dell’epoca: per la prima volta giocavano con un bambola che rappresentava l’idea di donna moderna e lavoratrice e non più solo con i bambolotti che le costringevano a giocare solo a “fare la mamma”. Su questo passaggio la Gerwig ha deciso di focalizzarsi per creare il suo film e di conseguenza il reparto costumi l’ha seguita senza battere ciglio.
L’ispirazione è partita, ovviamente, dalla storia della bambola, a partire dalla sua primissima incarnazione: la Barbie del 1959, che sfoggiava un costume intero bianco e nero, rossetto rosso, ombretto blu e tacchi. La sua ricreazione quasi identica, ha debuttato nel primo trailer del film; una parodia di 2001: Odissea nello spazio.
I primi scatti realizzati dai paparazzi delle riprese di Barbie hanno immortalato Margot Robbie e Ryan Gosling in look da pattinaggio a rotelle con colori acidi-neon: questo look è ispirato alla Hot Skatin Barbie del 1994.
I riferimenti per quasi tutti i look sono relativi alla storia della bambola ma nell’era moderna è stato certamente più difficile trovare look che siano riconoscibili da Barbie. Il motivo? Ora la bambola ha davvero tantissimi look e sono decisamente meno iconici di quelli di un tempo. Nessun problema però perché Jacqueline Durran si è rivolta direttamente a Mattel: ha chiesto all’azienda di comunicarle il costume Barbie più popolare degli ultimi cinque anni. La risposta? È presto detta: una Barbie con un vestito giallo, peccato che l’abito non sarebbe stato abbastanza riconoscibile se fosse stato adattato in salsa live action. A quel punto hanno fatto ricorso all’immaginazione ed alla creatività del team di costumisti ma anche a Channel, come vedremo dopo.
Altro punto di partenza per la creazione dei costumi delle varie Barbie è stato un motto del film: ”Barbie è uno strumento per guardare diverse idee di femminilità”. Questo messaggio è molto importante nel film. Barbie rappresenta sempre l’ideale, quindi attraverso i costumi, è stato necessario donare ad ogni personaggio un look che riflettesse il look Barbie definitivo adeguandolo a dove si trova nella storia in quel momento. La cosa complicata era che a Barbie Land vive più di una Barbie, quindi se vanno tutte allo stesso evento non devono essere solo in uniforme (con il costume che le rappresenta) ma si devono abbinare anche tutte quante tra di loro. In questo caso sono stati i dettagli ed i colori degli abiti a fare la differenza.
Infine non possiamo non menzionare l’evoluzione della Barbie di Margot Robbie. La Barbie protagonista del film durante la pellicola evolverà parecchio e si interrogherà sulla sua vita. Questa evoluzione di trama ha reso necessaria anche un’evoluzione del look del personaggio. Barbie, infatti, tramite i suoi cambi d’abito esprime le sue scelte ed i suoi nuovi obbiettivi. Un aspetto del film è la scoperta di sé: tutte le Barbie, ma in particolare la Barbie di Margot, hanno un viaggio da fare, e i vari costumisti hanno scelto i giusti elementi della moda di Barbie che erano appropriati e necessari per quelle scene cruciali in modo da manifestare, anche solo mediante un sottile cenno, il suo viaggio interiore.
L’importanza del rosa e di Channel in Barbie The Movie: il rosa non è tutto!
Chiunque immaginando un film di Barbie avrà pensato subito all’importanza del colore rosa. Si, il rosa per i costumi di Barbie è stato importante, ovviamente, ma non era tutto. Il rosa rappresenta una parte molto forte del guardaroba di Barbie, sicuramente la parte più iconica, ma non è il 100% del suo guardaroba. Ovviamente se il desiderio era quello di ricordare immediatamente Barbie, allora il rosa è stata la scelta compiuta dal team di costumisti del film.
La maggior parte dei tessuti di Barbie Land, rosa e non solo, è stata acquistata dal suo team di costumisti di Barbie The Movie, ma in più scene Margot Robbie indossa abiti che non sono stati realizzati a mano all’interno del set. In quel caso il marchio è Chanel, di cui Margot è ambasciatrice dal 2018. La Mason è interessata da anni a sostenere il cinema e ha aiutato la produzione a trovare look che fossero in grado di adattarsi alle varie esigenze ed allo stesso tempo potessero diventare iconici. In questo modo Channel ha collaborato attivamente con Warner Bros inviando praticamente qualsiasi cose fosse necessaria sul set di Barbie. Dagli archivi della casa di moda, hanno tirato fuori abiti, abbigliamento da spiaggia, abbigliamento sportivo e accessori, principalmente pezzi degli anni ’80. Se qualche indumento non era della taglia o del colore giusto l’hanno rifatto appositamente per il film. La collaborazione a giudicare dai primi riscontri del pubblico è stata fruttuosa.
Vi ricordiamo che Barbie dal 20 luglio vi aspetta nei cinema italiani. Se amate i film di Greta Gerwig, le interpretazioni di Margot Robbie e Ryan Gosling ma anche solo se siete curiosi vi consigliamo di non perdervi il film sul grande schermo. Siamo certi che ne varrà la pena.