Il chatbot di OpenAI, ChatGPT, sta registrando un calo di popolarità secondo i dati condivisi da Similarweb. Il traffico al sito web di ChatGPT è diminuito globalmente del 9,7% il mese scorso, segnando la prima volta in cui il chatbot ha visto una diminuzione degli utenti. Anche i download dell’app iOS di ChatGPT sono diminuiti. Questo calo di interesse sembra essere una tendenza generale nel settore, con meno persone che visitano i siti web di altri servizi come Microsoft Bing e Google Bard.

Peraltro, è molto probabile che il calo del traffico si spieghi almeno in parte con la fine dell’anno scolastico nella maggior parte dei Paesi. Fin da subito, gli studenti hanno visto in ChatGPT un importante alleato per svolgere i compiti a casa e scrivere le tesine. Nello stesso periodo, numerose aziende hanno proibito ai loro dipendenti di utilizzare le IA come ChatGPT per svolgere le loro mansioni.

OpenAI, che monetizza soprattutto grazie ai contratti con le aziende e attraverso gli abbonamenti a ChatGPT Plus, non ha particolari ragioni per preoccuparsi del calo degli utenti. Anzi, possiamo tranquillamente dire che gli utenti della versione pubblica di ChatGPT sono più un costo che una fonte di reddito. In passato il CEO Sam Altman aveva dichiarato che le infrastrutture che consentono a ChatGPT di rimanere operativo hanno un costo “esorbitante”.