La gestione del paziente nefropatico è un compito impegnativo, ma il ruolo del farmacista ospedaliero può giocare un ruolo fondamentale nell’ottimizzare le terapie farmacologiche e prevenire gli eventi farmaco-correlati. Uno studio condotto presso l’ospedale Ibn-i Sina ad Ankara, in Turchia, ha dimostrato che l’intervento del farmacista ospedaliero può ridurre significativamente tali eventi e migliorare la sicurezza e l’efficacia delle terapie.
Lo studio ha coinvolto 269 pazienti affetti da malattia renale cronica in fase pre-dialisi. Durante il periodo dello studio, un farmacista ospedaliero ha collaborato con il personale medico valutando quotidianamente gli esami dei pazienti e le terapie farmacologiche prescritte. In caso di eventi farmaco-correlati, il farmacista ha fornito consulenza al medico prescrittore per affrontare la situazione.
I risultati dello studio hanno rivelato che il 50,7% dei problemi individuati dal farmacista erano legati all’utilità o all’efficacia dei farmaci, spesso prescritti senza una reale necessità. Il 43,9% dei problemi riguardava la sicurezza dei farmaci nei pazienti nefropatici. Le cause principali degli eventi correlati all’assistenza erano dosi errate (34,7%) o prescrizioni di farmaci inappropriati o in conflitto con altre sostanze assunte dal paziente, come integratori. Nel complesso, sono stati riscontrati 205 eventi farmaco-correlati durante il periodo dello studio, di cui 147 sono stati risolti, 4 risolti parzialmente, 48 non risolti e 6 con esiti sconosciuti.
Un altro dato interessante è stato l’accoglienza positiva del servizio da parte dei medici e dei pazienti nel reparto di Nefrologia. La maggior parte delle indicazioni fornite dal farmacista è stata accolta favorevolmente, sebbene in una piccola percentuale dei casi (4,9%) ci siano state resistenze. Questo risultato è significativo considerando che prima dello studio non vi era un servizio di supporto farmacologico fornito da un farmacista ospedaliero nel reparto di Nefrologia. La presenza del farmacista ha dimostrato di essere preziosa nel migliorare la gestione delle terapie farmacologiche e prevenire potenziali problemi legati ai farmaci.
Lo studio, pubblicato su “BMC Nephrology”, ha coinvolto anche il Dipartimento di Farmacologia della Baskent University ad Ankara. I risultati sottolineano l’importanza di includere il farmacista ospedaliero come membro chiave del team di cura del paziente nefropatico, garantendo una gestione più sicura ed efficace delle terapie farmacologiche.