Il Governatore del Texas, Greg Abbott, ha firmato una legge che vieta ai minori di 18 anni di iscriversi a vari social media senza il consenso dei genitori. Leggi simili sono state approvate in Utah e Louisiana. La legge, denominata HB 18, richiede alle aziende di social media di ottenere un consenso esplicito da parte dei genitori o del tutore legale di un minore prima che questi possano creare i propri account a partire da settembre dell’anno prossimo.

Inoltre, obbliga queste aziende a impedire ai minori di visualizzare contenuti “nocivi”, come contenuti legati a disturbi alimentari, abuso di sostanze o “adescamento”, creando nuovi sistemi di filtraggio. La definizione di “servizio digitale” in Texas è estremamente ampia. Secondo la legge, il consenso genitoriale sarebbe necessario per i bambini che cercano di accedere a quasi tutti i siti che raccolgono informazioni identificative, come un indirizzo email. Ci sono alcune eccezioni, tra cui siti che offrono principalmente contenuti educativi o di news e servizi di posta elettronica.

Il procuratore generale del Texas potrà citare in giudizio le aziende che violano questa legge. Come era successo per altre proposte molto simili, anche la legge del Texas ha attirato le critiche dei movimenti per i diritti civili, che ritengono che in questo modo venga violato il diritto alla privacy dei minori, oltre alla loro libertà di parola. Altri esperti sottolineano che la definizione di “contenuti nocivi” offerta dal Texas è troppo generica e che questo potrebbe persuadere TikTok e Meta a censuare in maniera troppo severa i contenuti pubblicati dagli utenti, in modo da evitare possibili controversie legali.