La startup con sede a Seattle, Hubble Network, ha annunciato un piano per lanciare una costellazione di 300 satelliti, con l’obiettivo di creare una rete satellitare globale a cui qualsiasi dispositivo abilitato al Bluetooth può connettersi, ovunque nel mondo. La rete mira a fornire aggiornamenti in tempo reale per i dispositivi dotati di chip Bluetooth a basso consumo energetico (BLE), offrendo connettività a oltre un miliardo di dispositivi. Per capirci: si parla di agricoltura intelligente, droni autonomi, ma anche dispositivi per tenere traccia della fauna nelle riserve boschive, oltre che di monitoraggio delle imbarcazioni e moltissimi altri scopi d’uso.

Il CEO di Hubble Network, Alex Haro, afferma che l’azienda ha sviluppato una tecnologia in grado di rendere possibile questa scala di connettività per la prima volta, come abbassare il bitrate, ovvero la quantità di dati trasferiti al secondo. Hubble ha anche ripensato al design dell’antenna satellitare. Invece di limitarsi ad installare un’antenna singola, l’azienda utilizzerà centinaia di antenne per satellite. Ciò significa che ogni satellite può supportare milioni di dispositivi connessi. Il risultato è un segnale radio che può essere rilevato a circa 1.000 chilometri di distanza, quasi 10 ordini di grandezza più lontano rispetto a quanto può essere rilevato da un chip Bluetooth tramite reti terrestri.

Hubble Network pianifica di lanciare un primo gruppo di quattro satelliti sfruttando la missione Transporter-10 di SpaceX. L’azienda ha già concluso con successo una raccolta fondi da 20 milioni di dollari. La campagna di finanziamento è stata guidata da Transpose Platform, con la partecipazione aggiuntiva di 11.2 Capital, Y Combinator, Yes.VC, Convective Capital, Seraphim Space, Type One Ventures, Soma, AVCF5, Space.VC, Jett McCandless, John Kim, Chris Nguyen, Alan Keating e Don Dodge.

Dopo il lancio dei primi quattro satelliti previsto per gennaio, Hubble ha pianificato di ampliare la sua costellazione fino a un totale di 68 satelliti nei prossimi due anni e mezzo. Aumentare la costellazione a 68 satelliti significa che un satellite passerà sopra la testa delle persone, in media, ogni 15 minuti. “Un tasso di aggiornamento che è sufficiente per “la grande maggioranza” dei casi d’uso dei clienti”, ha commentato il CEO di Hubble.