Google dovrà pagare a Sonos 32,5 milioni di dollari per la violazione di un brevetto dell’azienda relativo agli altoparlanti intelligenti. Venerdì, una sentenza emessa da un tribunale di San Francisco ha stabilito che gli altoparlanti intelligenti e i lettori multimediali di Google hanno violato uno dei due brevetti di Sonos in questione.
La battaglia legale è iniziata nel 2020 quando Sonos ha accusato Google di aver copiato la sua tecnologia brevettata per l’audio multistanza. Vale la pena di ricordare che, nel 2013, Google e Sonos avevano lavorato assieme ad alcuni progetti. Sonos aveva già vinto contro Google in una precedente causa presso la Commissione per il commercio internazionale degli USA, ottenendo in questo modo che venisse eseguito un divieto di importazione di alcuni dei dispositivi di Google coinvolti nella controversia.
Non solo, in seguito alla decisione della Commissione, Google era anche stata costretta a disattivare alcune funzionalità dei suoi smart speaker, dato che si basavano su brevetti di Sonos per i quali Google non aveva pagato alcunché.
La nuova sentenza stabilisce che Google dovrà pagare a Sonos circa 2,30 dollari per ogni dispositivo venduto. Google ne ha venduti oltre 14 milioni. Morale? Dovrà pagare un maxi-risarcimento di oltre 32 milioni di dollari.
“Siamo profondamente grati per il tempo e la diligenza della giuria nel riconoscere la validità dei nostri brevetti e nel riconoscere il valore dell’invenzione di Sonos“, ha dichiarato Eddie Lazarus, direttore legale e direttore finanziario di Sonos, in una dichiarazione fornita al sito americano The Verge. “Questa sentenza conferma ancora una volta che Google è un violatore seriale del nostro portafoglio di brevetti, come la Commissione per il commercio internazionale ha già stabilito per altri cinque brevetti di Sonos”.