Il Governo italiano ha l’obiettivo di rottamare tutti i veicoli più inquinanti ancora circolanti in Italia entro il 2030. Questo è ciò che ha spiegato il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare. Il suo intervento ha anche toccato il tema degli incentivi auto 2023, che potrebbero subire una nuova rimodulazione in futuro.
Gli incentivi per i mezzi “61-135 g/km di CO2”, che includono mild hybrid, full hybrid e bi-fuel a Gpl e metano, sono già esauriti da poco più di un mese. Al contrario, le risorse destinate agli ecobonus per auto elettriche e ibride plug-in sono state utilizzate solo in minima parte, creando una situazione complessa che ha alimentato l’opposizione all’e-mobility.
Il fondo “Automotive” mette a disposizione del Governo 6 miliardi di euro fino al 2030, che potranno sostenere il mercato automobilistico italiano. Bitonci ha sottolineato la necessità di una “migliore calibratura” degli incentivi, in modo da accompagnare gli investimenti a favore dell’automotive italiano e rimodulare gli incentivi esistenti, anche al fine di svecchiare il parco macchine circolante.
Il Governo sta studiando un piano per mettere in sintonia gli investimenti sull’offerta con quelli sulla domanda, mantenendo però lo slogan della neutralità tecnologica. Per capire come evolveranno gli incentivi auto, sarà necessario aspettare le indicazioni comunitarie sulla riformulazione dei PNRR integranti i nuovi capitoli REPowerEU.
Bitonci ha concluso sottolineando l’importanza di presentare un piano completo e articolato, su cui il Governo sta lavorando e che sarà definito nelle prossime settimane, per realizzare la propria visione industriale in modo chiaro ed efficace. L’obiettivo è di aiutare le persone meno abbienti a rottamare la vecchia auto e acquistarne una ecologicamente più sostenibile, rimodulando gli incentivi in modo più efficace e investendo sull’automotive italiano per sostenere il mercato.