Il mese di aprile 2023 è stato caratterizzato da diverse festività, come Pasqua e il 25 aprile, che hanno permesso a molti lavoratori di godere di giorni di riposo garantito. Ma per coloro che hanno lavorato durante le festività, c’è un motivo in più per sorridere: l’aumento della busta paga.
Secondo la normativa, infatti, il lavoro festivo merita una maggiorazione in percentuale variabile a seconda del settore d’impiego. Chi ha prestato regolare attività lavorativa durante le festività ha diritto a un aumento che, ad esempio, nel settore commercio equivale al 30% dello stipendio, mentre per chi lavora in alberghi e ristoranti è del 20%.
Tuttavia, bisogna prestare attenzione al fatto che la normativa non considera Pasqua come un giorno festivo, quindi chi ha lavorato il 9 aprile potrà contare sulla maggiorazione solo se prevista dal contratto collettivo per il lavoro domenicale. L’aumento di stipendio per festività scatta quindi per le sole giornate del 10 e 25 aprile, se lavorate, o per il giorno di Pasqua solo nei casi in cui il contratto di categoria, in deroga a quanto stabilito dalla normativa nazionale, lo considera come giorno festivo.
Ma non è tutto: a partire da aprile, continuerà ad essere riconosciuto anche il bonus risultante dallo sgravio contributivo introdotto dalla legge di Bilancio 2023. Tale sgravio prevede il 3% per chi guadagna meno di 25.000 euro l’anno e il 2% per chi supera questa soglia ma non arriva ai 35.000 euro annui. Secondo le indiscrezioni, a partire dal mese di maggio, grazie al Decreto lavoro, lo sgravio contributivo verrà potenziato dell’1%, portando ulteriori vantaggi in busta paga per i lavoratori.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i lavoratori potranno godere di questi bonus. Il bonus risultante dallo sgravio contributivo, ad esempio, è destinato solo a coloro che superano i requisiti previsti dalla legge. Inoltre, la maggiorazione della busta paga per lavoro festivo varia a seconda del settore d’impiego e può essere prevista solo in determinati casi.