La Regione Liguria ha deciso di completare la dematerializzazione delle ricette mediche, rendendo così più agevole e veloce l’accesso ai farmaci per i propri cittadini. La procedura è stata avviata lo scorso 3 aprile e richiede la firma del consenso al trattamento dei dati personali. Grazie a questa iniziativa, il cittadino potrà utilizzare la procedura dematerializzata in tutte le farmacie regionali senza dover esibire il Numero di Ricetta Elettronica ricevuto via sms, ma solo la tessera sanitaria elettronica.
La dematerializzazione delle prescrizioni mediche era stata avviata nel corso della pandemia Covid-19 per evitare ai cittadini di recarsi prima dal medico e poi in farmacia per ritirare i medicinali. Questa nuova procedura ha dimostrato di essere molto efficace e per questo è stata mantenuta anche dopo l’emergenza pandemica. Nel 2021 sono state oltre 21 milioni le ricette dematerializzate, mentre nel 2022 sono state ben 24 milioni. Nel primo trimestre del 2023, sono già stati oltre 6 milioni e si stima che questo valore possa raggiungere i 25 milioni entro la fine dell’anno. Una vera e propria rivoluzione che contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente.
Il percorso di dematerializzazione ha coinvolto anche le ricette “bianche”, ovvero quelle relative a farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Grazie a questo ulteriore passaggio, il cittadino che si reca in farmacia, dopo aver prestato il consenso al primo accesso, può avere accesso al sistema (fino ad eventuali revoca) senza dover esibire sms o promemoria cartacei di sorta, ottimizzando i tempi e le procedure sia per gli utenti sia per i farmacisti.
La semplificazione riguarda tutte le prescrizioni farmaceutiche, ad eccezione di quelle per i minori e di alcuni casi particolari per cui è previsto l’utilizzo di ricette diverse. Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo dai cittadini liguri, con oltre 55mila cittadini che, nei primi 4 giorni, hanno firmato il modulo di consenso necessario ad accedere al servizio. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Regione, Federfarma Liguria e i medici di famiglia. In prima fila anche le 619 farmacie liguri, pari a oltre il 90%, che hanno aderito all’iniziativa già nelle prime ore.