La Task force sulla ChatGPT europea, rappresenta sicuramente un primo passo potenzialmente importante verso una politica comune sulla definizione di norme sulla privacy in materia di intelligenza artificiale. L’iniziativa del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) segue la mossa unilaterale dell’Italia del mese scorso di limitare la ChatGPT, una posizione che secondo il commissario tedesco per la protezione dei dati potrebbe essere seguita dalla più grande economia europea. L’ente di controllo spagnolo AEPD ha dichiarato che anch’esso avrebbe avviato un’indagine preliminare su potenziali violazioni dei dati da parte di ChatGPT.
“I membri dell’EDPB hanno discusso la recente azione esecutiva intrapresa dall’autorità italiana per la protezione dei dati nei confronti di OpenAI in merito al servizio Chat GPT”, si legge nella dichiarazione. L’EDPB ha deciso di lanciare un’apposita task force per promuovere la cooperazione e scambiare informazioni su eventuali azioni di contrasto condotte dalle autorità di protezione dei dati“. L’EDPB è un organismo indipendente che supervisiona le norme sulla protezione dei dati nell’Unione Europea ed è composto da autorità nazionali di vigilanza sulla protezione dei dati. Anche gli esperti, il governo degli Stati Uniti e diversi altri governi europei hanno espresso preoccupazione per la rapida crescita dell’adozione di ChatGPT e di prodotti di intelligenza artificiale simili. La discussione sulla ChatGPT è stata aggiunta all’ordine del giorno dell’organismo in seguito alla richiesta della Spagna di discutere la questione all’inizio della settimana.