Varese, città di 80mila abitanti, è diventata un modello di successo nell’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Politecnico di Milano l’ha definita come un esempio virtuoso, mentre i numeri la collocano tra i primi trenta capoluoghi di provincia destinatari dei fondi. Come è stato possibile questo successo?

Il sindaco Davide Galimberti spiega che la città ha costituito un ufficio speciale per coordinare la proposta e la costruzione dei progetti e delle candidature. Undici persone, soprattutto giovani donne con un’età media di 40 anni, lavorano con grande entusiasmo per far fiorire la città. Questo team è stato selezionato attraverso un processo di selezione, cercando persone altamente motivate.

Inoltre, la città ha siglato un accordo con la Guardia di Finanza per uno scambio continuo di informazioni sulla scelta delle aziende affidabili. La Guardia di Finanza aiuta nella selezione dei nominativi delle aziende per le opere e i progetti. Ad esempio, per un bando di oltre 20 milioni di euro, la Guardia di Finanza ha aiutato a scegliere le caratteristiche che le aziende dovrebbero avere. Questi indicatori possono essere l’assenza di infortuni sul lavoro o altri fattori che, secondo l’esperienza dei finanzieri, fanno considerare affidabile un’azienda.

La tempistica è stata cruciale per il successo di Varese. Il sindaco spiega che molti amministratori hanno difficoltà perché il mercato è saturo, e le aziende e i professionisti sono carichi di lavoro. Per questo, Varese ha cercato di anticipare i tempi il più possibile. Ad esempio, i progetti per l’asilo nido e il polo scolastico sono in fase finale.