Secondo la Banca d’Italia, nel primo trimestre del 2023 il Pil italiano è in leggera crescita. L’inflazione al consumo, dopo aver raggiunto il picco alla fine del 2022, sta diminuendo, soprattutto a causa della riduzione dei prezzi dell’energia. Nonostante ciò, la componente di fondo dell’inflazione è aumentata e l’effetto dello shock energetico si fa ancora sentire.

La riduzione dei prezzi dell’energia è stata pronunciata sia sul mercato libero sia su quello regolamentato, grazie alla riduzione delle tariffe stabilite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) per l’elettricità e per il gas.

L’occupazione è tornata a crescere nel quarto trimestre del 2022, soprattutto nel settore dei servizi, mentre è rimasta sostanzialmente stabile nell’industria in senso stretto e è scesa nel settore delle costruzioni. Il numero di posizioni dipendenti a tempo indeterminato è in espansione da quattro trimestri consecutivi, con un elevato tasso di trasformazione delle posizioni a termine. La componente autonoma dell’occupazione invece ha smesso di crescere.

Il governo italiano ha convocato un consiglio dei ministri sul Def l’11 aprile per discutere della situazione economica. In generale, la situazione sembra migliorare, anche se l’effetto dello shock energetico continua a pesare sull’economia italiana.