L’Italia è protagonista nella corsa allo spazio grazie alle eccellenze tecnologiche del Paese nel settore. Uno dei progetti di maggior rilevanza è la missione Juice, che partirà tra pochi giorni alla scoperta delle lune ghiacciate di Giove. La tecnologia italiana è presente anche nei programmi spaziali di numerose agenzie extraeuropee, come dimostra la missione Bepi Colombo, lanciata insieme al Giappone per indagare i misteri di Mercurio.

L’Italia è anche all’avanguardia nello studio dell’universo attraverso la polarizzazione dei raggi X, grazie alla missione IXPE, la prima interamente dedicata a questa tecnologia. Lo strumento è stato sviluppato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Pisa ed è stato lanciato nel dicembre 2021 dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Italiana. L’obiettivo principale di questa missione è lo studio dei nuclei galattici attivi distanti, che emettono poche onde radio percettibili.

Le innovazioni dell’industria spaziale hanno spesso aperto la strada ad applicazioni nei settori più disparati, come nel caso dei raggi X utilizzati anche nella medicina, nella sicurezza e nello studio delle opere d’arte. La missione IXPE è solo l’inizio di una serie di strumenti di rilevazione sempre più performanti che andranno incontro alle future esigenze della NASA e dell’ASI.

Il pianeta Mercurio, per la sua estrema ostilità, è sempre stato poco esplorato, ad eccezione di due missioni americane. La svolta è arrivata nel 2018 con la missione italo-nipponica BepiColombo, che ha lanciato due sonde destinate ad entrare nell’orbita di Mercurio tra due anni.