A marzo verranno corrisposti gli arretrati di gennaio dell’assegno unico, relativi alla rivalutazione della prestazione in base all’inflazione, che è stata applicata a partire da febbraio. Inoltre, verranno accreditate per la prima volta sui conti dei beneficiari le maggiorazioni introdotte dal governo con la recente legge di Bilancio. È importante notare che chi non ha aggiornato l’Indicatore della situazione economica equivalente riceverà poco più di 50 euro il prossimo mese.
Quest’anno, l’Inps ha ricevuto complessivamente 7 milioni di Dichiarazioni sostitutive uniche contenenti i dati necessari per il rilascio del nuovo Isee, rispetto ai 10,7 milioni dell’anno scorso. Nel 2022, sono stati circa 4,5 milioni i nuclei familiari che hanno richiesto l’assegno unico universale per i figli integrando la Dichiarazione sostitutiva unica.
L’Inps a tal proposito ha dato tempo agli utenti fino ad oggi per inviare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica, ma circa 900mila ritardatari rischiano ora un taglio dell’assegno a marzo. La Dichiarazione sostitutiva unica contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare, necessari per l’aggiornamento dell’Isee, che determina la cifra da corrispondere con l’assegno unico, ma non solo, a marzo ci saranno aumenti dell’assegno unico per i figli in Italia, ma solo per coloro che hanno aggiornato l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Chi non l’ha fatto riceverà solo la quota minima di circa 54 euro per figlio ma la notizia positiva è che c’è tempo fino agli ultimi giorni di giugno per aggiornare l’Isee e ricevere gli arretrati.