Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato di voler regolamentare le grandi piattaforme tech, in modo da tutelare la privacy degli utenti in maniera simile a quanto fatto dall’UE con il suo GDPR. Biden ha affrontato il tema in occasione del suo Discorso sullo stato dell’Unione, un evento solenne a ricorrenza annuale in cui il Presidente si rivolge ai membri del Congresso, riunito a sezioni unite.
Biden ha spiegato di ritenere che una norma che limiti le capacità di profilazione delle grande aziende tech, in particolar modo quando si parla dei dati dei minori e dei bambini, potrebbe ottenere il sostegno di entrambi i partiti. Il Presidente ha quindi esortato i membri del Congresso a trovare un accordo che unisca entrambi gli schieramenti.
Il discorso è stato estremamente citato dai media e dagli attivisti per la privacy, che hanno ricordato come il tema della privacy, fino ad oggi, sia stato praticamente assente in tutti i discorsi sullo stato dell’unione dei precedessori di Biden. Donald Trump non ha mai menzionato anche solo la parola privacy in nessuno dei suoi interventi, mentre Barack Obama lo fece solo una volta, nel 2014.
Per questo motivo, il discorso è stato interpretato come un importante segnale del malcontento degli statunitensi nei confronti delle politiche di profilazione dei social media. Gli Stati Uniti potrebbero intervenire con una grande riforma, simile a quella approvata dall’UE, che ponga dei limiti alla capacità di profilazione delle aziende, con un particolare riguardo per la tutela del diritto alla privacy dei minorenni.