Secondo una ricerca pubblicata su Nature Geoscience, l’ipotesi che il nucleo della Terra possa fermarsi non è più una realtà da prendere in considerazione. La Terra ha un nucleo composto da due parti: un nucleo esterno liquido ricco di ferro e un nucleo interno solido, costituito da nichel e ferro. Questo nucleo interno solido è responsabile del mantenimento dell’attuale magnetismo terrestre, grazie al movimento di convezione del calore all’interno del nucleo liquido. La ricerca pubblicata ha dimostrato che il movimento di convezione è abbastanza robusto da impedire al nucleo di fermarsi. Per questo motivo, la Terra probabilmente continuerà a mantenere il suo magnetismo per molti anni a venire, a meno che non si verifichino eventi catastrofici.
Diversi giornali nazionali ed internazionali hanno riportato la notizia che il nucleo interno del nostro pianeta avrebbe smesso di ruotare, e sarebbe stato in procinto di invertire il suo movimento. Tuttavia, un articolo pubblicato su Nature Geoscience da Yi Yang e Xiaodong Song, due geofisici cinesi, ha ipotizzato che si sia fermata quella che gli scienziati chiamano “super rotation”, cioè la velocità di rotazione del nucleo in relazione a quella del mantello. Questa velocità è inferiore a quella della superficie del pianeta, e da questo punto di vista può sembrare come se il nucleo stesse ruotando all’indietro. Per fortuna questa situazione non è pericolosa come la rappresentata nel film “The Core”: il nucleo sta ruotando regolarmente, e ciò ci protegge dalle radiazioni solari. La confusione è nata dal modo in cui i geofisici si riferiscono alle oscillazioni della velocità del nucleo, che a volte viene descritto come una pausa o un’inversione. Una simile situazione si può verificare su un’autostrada quando un’auto viene superata, facendo sembrare che stia andando all’indietro.
Nella nuova ricerca di Song, si ipotizza che la rotazione del nucleo, non ancora dimostrata, sia influenzata da due forze che agiscono su di esso: il campo magnetico terrestre, generato dal nucleo esterno liquido che lo circonda, e il campo gravitazionale prodotto dal resto del pianeta. In base ai dati raccolti dagli ultimi studi, la velocità del nucleo non sarebbe costante, ma variabile in base ai mutamenti delle forze che lo influenzano. Il nucleo periodicamente rallenta fino a ruotare più lentamente della superficie, e poi accelera fino a superare la velocità del mantello. Ciò avviene in un ciclo della durata di circa 70 anni, in cui nucleo e mantello ruotano alla stessa velocità. La ricerca sostiene anche che questo fenomeno sia stato registrato dai sismografi negli anni ’70 e poi tra il 2009 e il 2011. Attualmente, il nucleo sta rallentando gradualmente ed è previsto che nei prossimi anni il movimento si sposterà verso ovest, ma non è finita qui! Si ritiene inoltre che le variazioni di velocità del nucleo abbiano un impatto sull’intensità dei terremoti che colpiscono la Terra.