Uno studio effettuato nel 2020 da van Denderen e colleghi ha esplorato la giustizia riparativa. Anche l’esperienza degli assistenti sociali negli incontri tra vittima e autore di reato. Sono stati intervistati 35 assistenti sociali su 56 casi di reato. Si è indagato sulla psicopatologia degli individui, il reato commesso, la relazione tra vittima e autore del reato.
I risultati raccolti dagli assistenti sociali hanno riportato che il contatto fra vittime e autori di reato possono dare molti benefici. Alcune vittime hanno risposte valide ed esprimono le conseguenze emotive del crimine al loro aggressore. Gli autori dei crimini invece riescono ad esprimere il loro rammarico alla vittima.
Importanti sono la consapevolezza dei problemi causati, la capacità riflessiva e una condizione psichiatrica stabile. In verità, molti dei risultati positivi dipendono dalle competenze degli assistenti sociali e del team per il trattamento. Una motivazione principale che spinge gli autori di reato a voler instaurare un contatto è ripristinare il legame con i parenti (ex vittime).
In conclusione, facilitare il contatto è un processo complicato, servono professionisti con alte qualifiche. Inoltre, sarebbe necessario che gli ospedali forensi aiutassero i propri professionisti a svolgere al meglio il loro lavoro. Ciò attraverso tempo, formazione e mezzi sufficienti ad organizzare il contatto fra vittima e autore di reato.
- Il contatto tra autori di reato e vittime (stateofmind.it)