Un team di ricercatori australiani ha scoperto una nuova molecola dalla funzione analoga all’insulina. Una soluzione valida per il trattamento orale del diabete in futuro. Un’alternativa alle fastidiose iniezioni per il monitoraggio della malattia. La scoperta è avvenuta grazie alla microscopia crioelettronica per vedere nel dettaglio la struttura delle proteine e delle cellule.
Gli studiosi hanno pensato: se l’insulina è difficile da maneggiare, perché non sostituirla? È stata utilizzata la Cryo-EM per avere immagini 3D del recettore cellulare dell’insulina. Dopo averne analizzato diversi peptidi che interagiscono con quel recettore, i ricercatori ne hanno trovato uno dal comportamento analogo.
L’insulina si è evoluta per tenere il recettore come una mano che avvicina le estremità di una pinzetta. I peptidi che abbiamo usato lavorano in coppia per attivare il recettore dell’insulina, come due mani che tengano le estremità della pinzetta dall’esterno, facendo però lo stesso lavoro.
Nicholas Kirk, uno degli autori
Insomma, è stata ottenuta una molecola uguale all’insulina, che può sostituirla nella sua delicata funzione. In futuro non sarà facile trasformare questa scoperta in compresse orali per il diabete. Ci vorrà del tempo da parte degli studiosi, ma intanto sembra sia possibile crearle. La scienza non finisce mai di stupirci!