Filippo, detto Filly, un pony solitario alto 1,30 centimetri al garrese. Il suo manto ha macchie larghe color bianco burro e beige cappuccino. Ha una criniera bionda che ricorda i raggi del sole, i suoi occhi sono due pozzi profondi e malinconici. Il pony è nato e allevato in scuderia, cresciuto dalla sua mamma, ma il suo carattere è introverso e ama stare da solo. Di solito i pony sono esuberanti e allegri, mentre lui è completamente l’opposto. Si è sempre prestato controvoglia a fare lezione ai bambini del maneggio. 

In contrapposizione ai suoi antenati e fratelli, Filly non è furbo e dispettoso, neanche deciso e risoluto. Ecco però che in un giorno molto assolato avviene un incontro insolito. Al maneggio arriva Ginevra, una bambina di sei anni che ha paura di tutto. La madre di lei le ha provate tutte per far reagire la bambina, invano. Ginevra evita ogni occasione di socialità. 

Il pediatra, così, ha consigliato di portarla a fare equitazione, visto che la bambina è amante degli animali, soprattutto del suo amato cane. Così Ginevra, dopo aver accettato, va al maneggio accompagnata da sua madre. La speranza della donna è quella che la figlia possa superare le sue paure. Ginevra, essendo piccola, è perfetta per un pony. Sarebbe utile però un pony normale, ovvero, esuberante e socievole. Filly invece è pauroso e asociale

L’incontro fra i due però è magico: Ginevra viene subito attratta dal manto di Filly, che ricambia le carezze della bambina. Così nasce un profondo legame di amicizia e cura reciproca. Ora Filly è di proprietà di Ginevra e della sua famiglia. La bambina va alle feste e pratica danza moderna. Ginevra sembra aver risolto i suoi problemi di asocialità. Filly, da parte sua, ha iniziato a esibire la sua deliziosa criniera e a interagire con i suoi simili. Nel cuore di Filly però c’è solo Ginevra, e nel cuore di lei esiste soltanto l’amato pony.