I ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas, affermano di aver sviluppato quello che chiamano un “decodificatore dell’umore”. Si tratta di un modo per leggere le emozioni delle persone osservando l’attività cerebrale. Il team di studio ha anche individuato un modo per stimolare uno stato d’animo positivo nel cervello dei pazienti. 

Trovare quel piccolo punto per stimolarlo è complesso. Una regione dentro il cervello è stata identificata attraverso l’impianto di una mezza dozzina di elettrodi. È un trattamento basato sulla stimolazione cerebrale profonda. Una procedura che prevede la fornitura di impulsi di elettricità direttamente a specifiche regioni del cervello. I soggetti (sono solo tre al momento) che hanno risposto positivamente all’esperimento riscontrando benefici e netti miglioramenti. 

 

Abbiamo scoperto che insiemi unici e specifici per l’individuo di caratteristiche spazio-spettrali erano predittivi della gravità dei sintomi, riflettendo la natura eterogenea della depressione. La capacità di decodificare la gravità della depressione dall’attività neurale aumenta la nostra comprensione fondamentale delle basi neurofisiologiche della depressione e fornisce una firma neurale target per terapie di neuromodulazione personalizzate.

team di studio

 

 

Anche se questi dati sono incoraggianti e positivi, è sempre meglio andarci cauti, perché per ora i soggetti che hanno avuto giovamento sono ancora pochi.