Per tutelare il seno una donna dovrebbe seguire la prevenzione. Uno screening per il cancro al seno a partire dai 25 anni e una mammografia all’anno a partire dai 40 anni. Queste sono le linee guida della National Comprehensive Cancer Network (Nccn). Trattasi dell’organizzazione che riunisce 32 centri oncologici tra i più importanti degli Stati Uniti.

In Italia invece la maggioranza delle regioni prevede questo tipo di prevenzione solo dai 50 anni in poi. Di quanto però si può ridurre la mortalità grazie allo screening? In generale, si va da un calo di circa il 30% a oltre il 50%, a seconda di vari fattori. Dalla prevenzione dei tumori al seno si passa alla pillola anticoncezionale. In Italia si spendono ben 300 milioni di euro all’anno per le pillole.

 

La pillola anticoncezionale costa 150 euro all’anno a persona, una barriera d’accesso; la pillola del giorno dopo 30 euro una tantum. Il problema dunque è soprattutto sulla pillola anticoncezionale. Vederla rimborsata sarebbe un diritto in più.

Armando Genazzani, professore ordinario di Farmacologia all’Università del Piemonte Orientale

 

 

Infine, un’altra grande verità è l’importanza del movimento fisico per mantenere un peso equilibrato. Il movimento batte qualsiasi farmaco nel preservare contemporaneamente il nostro corpo, la mente e il cuore. Per la prevenzione di adulti dai 18 ai 50 anni è importante svolgere ogni settimana almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di moderata intensità. Se si vuole perdere peso, allora meglio raddoppiare lo sforzo.