Gli automobilisti italiani, oltre a dover fare i conti con l’aumento dei prezzi dei carburanti per via della scadenza del taglio delle accise, dovranno affrontare anche un incremento dei pedaggi autostradali a partire dal 2023. Fino al 31 dicembre 2022, infatti, non si sono verificati aumenti, tranne per l’A21 Piacenza-Brescia sotto la gestione di Autovia Padana (Gruppo Gavio), dove è stato fatto un aumento del 5,45%. Tuttavia, a partire dal prossimo anno, ci saranno aumenti su più tratte che coinvolgeranno l’intera rete autostradale italiana.
Queste tariffe saranno più alte rispetto a quelle in vigore nel 2017. In una nota del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha annunciato che i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia saliranno del 2% a partire dal primo giorno di gennaio. Dal primo luglio 2023 ci sarà un ulteriore crescita dell’1,34%. Salvini ha spiegato che si è scongiurato un aumento che “sfiorava il 5%”. Inoltre, l’aumento è inferiore all’inflazione.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti italiano ha annunciato di aver congelato l’aumento dei pedaggi sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara, esaminando anche la possibilità di una riduzione. Si tratta di una misura volta a garantire maggiore sicurezza agli automobilisti, con l’obiettivo di finanziare gli interventi di manutenzione e miglioramento delle strade. Nel contempo, verranno applicate tariffe aggiornate in modo graduale, con riduzioni rispetto alle previsioni iniziali. Di conseguenza, gli automobilisti italiani beneficeranno di condizioni più vantaggiose rispetto a quelle previste in altri paesi europei.