La crisi colpisce anche Apple. Secondo le ultime indiscrezioni, il colosso di Cupertino avrebbe ordinato ai suoi fornitori di ridurre i volumi di produzione di alcuni dei suoi prodotti di punta. Per il momento i rallentamenti non riguardano gli iPhone 14, la cui produzione, al contrario, è tornata a pieno regime dopo che l’ultima ondata di Covid-19 aveva paralizzato le fabbriche cinesi della Foxconn.
Apple avrebbe ordinato ai fornitori di ridurre la produzione di pressoché ogni modello delle linee AirPods, Apple Watch e Macbook. La decisione – riporta l’agenzia stampa Nikkei Asia – sarebbe stata presa in virtù di un forte calo della domanda dei consumatori.
Apple avrebbe quindi dato indicazione a tutti i suoi fornitori di ridurre i ritmi di produzione dei componenti utilizzati per le tre categorie di prodotti. Apple aveva resistito bene fino ad adesso, subendo meno dei competitor l’ascendente del pessimo clima economico che incombe sul mercato globale.
Secondo gli analisti, la decisione di Apple sarebbe l’ennesimo segnale di una crisi per il settore dell’elettronica di consumo. A sua volta un indizio di una possibile imminente recessione.
Come testimoniano le dichiarazioni dei manager raccolte dal Nikkei Asia, la situazione sarebbe peggiore di quanto immaginato da Apple, che ha ordinato il cambio in corso d’opera. «Apple ha dato indicazione di ridurre praticamente tutte le linee produttive a dicembre, perché la domanda era fortemente al di sotto delle loro previsioni», ha spiegato il dirigente di uno dei tanti fornitori asiatici di Apple.
Meta vuole fare concorrenza ad Apple sui prodotti hardware. Dovrà prima risolvere un importante problema: