Nel 2022 l’export agroalimentare italiano potrebbe arrivare a 60 miliardi nel 2022. Una cifra da sballo, malgrado tutte le negatività relativa all’impennata dei costi energetici, che ha colpito aziende e famiglie. Fino a ottobre 2022 l’export agroalimentare italiano ha registrato un eccezionale +17,80%.

 

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.

Ettore Prandini, presidente di Coldiretti

 

 

Si sottolinea anche l’importanza del sostegno a imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati con il sostegno delle ambasciate. L’agricoltura, per non lo sapesse, contribuisce al Pil per un valore di 570 miliardi. L’agroalimentare italiano è apprezzato in tutto il mondo. Il governo però deve cercare di spendere meglio le misure che ha a disposizione per migliorare questo settore italiano continuando a produrre cibo di qualità. Il governo deve sostenere gli agricoltori a restare nel mercato con il Made in Italy. Le tecnologie e il digitale saranno fondamentali per portare in alto l’export agroalimentare italiano in futuro.