Condividi la password con amici e parenti? Netflix a breve si prepara a sfrattarti (o quantomeno, a sfrattare gli scrocconi), mentre le autorità del Regno Unito potrebbero spingersi un pochino oltre: incriminarti per frode.
Il Governo britannico ha pubblicato delle nuove linee guida in materia di proprietà intellettuale. Si parla ovviamente di norme per contrastare la pirateria informatica, oltre che della definizione di concetti come il fair use. Ma c’è un paragrafo che ha attirato l’attenzione dei media: quello dedicato alla condivisione delle password per accedere alle piattaforme VOD, come Netflix e Disney+.
Una pratica estremamente comune che peraltro è stata tacitamente accettata per anni dalle stesse piattaforme, che hanno fatto della condivisione degli abbonamenti uno dei loro cavalli di battaglia per rubare terreno a Sky e alla televisione PPV tradizionale.
Per il governo del Regno Unito, guardare Netflix utilizzando la password di un amico è alla stregua di piratare un film usando torrent. Sempre di un utilizzo a scrocco si tratta: l’utente non sta pagando per il servizio di cui usufruisce e sta peraltro violando i termini e le condizioni del servizio.
Le linee guida proseguono spiegando che gli utenti a scrocco potrebbero addirittura venire perseguiti per il reato di frode, perché starebbero dolosamente violando le condizioni del contratto creando un danno economico all’azienda che fornisce il servizio. Insomma, si va nel penale.
Per il momento gli italiani possono dormire, se non serenamente, quantomeno senza l’incubo del carcere: Netflix ha già annunciato che a partire dal 2023 combatterà la pratica della condivisione delle password, ma non sono previste conseguenze penali per chi, fino ad oggi, ha approfittato della flessibilità del servizio.