Cresciuti a dismisura i farmaci richiesti per curare i sintomi di influenza e Covid. I prodotti cominciano a scarseggiare, soprattutto quelli per i bambini, la fascia più colpita dall’influenza stagionale.

 

Siamo in seria difficoltà per la mancanza di alcuni farmaci, come quelli per l’aerosol, ad esempio il Clenil che è il più usato, ma soprattutto medicinali pediatrici, a partire dagli sciroppi antibiotici, e simili, mentre per l’ibuprofene, anch’esso super richiesto, abbiamo tante alternative con farmaci generici o equivalenti che contengono lo stesso principio attivo, per i bambini è più complicato perché non possono assumere tutte le forme farmaceutiche: in alcuni casi possono prendere solo sciroppi. E dire no a una mamma è pesante.

Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio e coordinatore Consiglio nazionale Federfarma. 

 

 

La crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina ha costretto alcune aziende a interrompere la produzione. Perché esse non ricevono le materie prime o quelle per il confezionamento. La causa della mancanza di farmaci, per la maggior parte, non sappiamo quale sia. Non si sa neanche quando si potranno riavere.

L’Aifa, agenzia italiana del farmaco, stila una lista periodica sui farmaci carenti, nell’ultima si è visto un aumento di quelli a base di ibuprofene. Ci sono Moment 200, 400, tachipirina, ma l’elenco sta crescendo a dismisura rendendo arduo il settore. Due mesi fa i medicinali carenti erano 3.080, adesso 3.132. I più critici, autorizzati per l’importazione dall’estero, sono 321.