L’altruismo effettivo potrebbe essere visto come l’obiettivo per massimizzare l’impatto delle donazioni di beneficenza. All’interno vi sono denaro e risorse. Ecco come ottimizzare le risorse che vengono investite nella cooperazione. Si intende la promozione della costruzione di una vera giustizia tramite l’aiuto reciproco a livello mondiale. Lo scopo è la massimizzazione del bene donato e destinato a porre fine o alleviare la sofferenza altrui. 

Bisogna porre fine alla povertà estrema nel mondo, ridurre la sofferenza degli animali, proteggere il pianeta dalle catastrofi. Altri obiettivi sono promuovere il meta-attivismo: l’accordo e l’azione tra diversi movimenti e le persone attiviste nel mondo. Maggiore la loro coesione ed efficacia. Insomma, l’altruismo efficace sostiene un aiuto invisibile e positivo negli altri. Poi bisogna decidere dove destinare e come donare denaro e risorse. Prima di prendere questa decisione ci sono tre variabili:

  • scala: quante persone possono migliorare drasticamente la propria vita sostenendo l’organizzazione “x”
  • tracciabilità: l’impatto dell’investimento è misurabile? Come si misura?
  • abbandono: quanto è stata trascurata questa causa o organizzazione?

L’altruismo effettivo non riguarda solo imprese o enti, ma anche persone singole: chiunque voglia fare del bene a livello sociale e mondiale. Il movimento di altruismo efficace si concentra su coloro che vogliono aiutare e pensano di poterlo fare. Tutti, anche i più poveri, hanno qualcosa da dare agli altri, si tratta anche di tempo e lavoro, non solo di denaro. L’altruismo effettivo è tener conto che questo aiuto genera un impatto positivo a lungo termine, o almeno si spera.