Entro la fine del 2022 un litro di latte forse arriverà a costare anche 3 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito, l’aumento generale dei prezzi non è una novità. La mozzarella di latte vaccino conoscerà un aumento +19,8%, lo stracchino del 21,2%, il gorgonzola del +16,3%, il provolone del +17,4%. 

 

Siamo di fronte ad una congiuntura internazionale con ben pochi precedenti: il latte manca ed il suo prezzo continua a salire. Sono aumentati enormemente i costi di produzione e gli allevatori reagiscono cercando di contenere i costi, ad esempio, riducendo il mangime acquistato ed eliminando le vacche meno produttive e a fine carriera. Tutto ciò comporta poi una minore disponibilità di latte vaccino che subisce un ulteriore aumento dei prezzi. Ancora una volta ci si trova a interrogarsi sul perché di questi improvvisi aumenti, ora anche quello del latte. Ormai la risposta è nota ma è opportuno portare avanti un’attenta analisi della situazione geopolitica.

Confagricoltura

 

 

Ha inoltre spiegato che il comparto lattiero caseario sta attraversando una fase di “forte volatilità”. I fattori che influenzano tutto questo sono la guerra in Ucraina, la crisi energetica e il rincaro bollette. C’è anche una motivazione legata alla lunga siccità che ha abbattuto in Europa la produzione dei foraggi per animali. I prezzi dei prodotti destinati all’alimentazione degli animali hanno raggiunto livelli elevatissimi e di conseguenza c’è un calo della quantità nei consumi. Le aziende chiuderanno o inizieranno a produrre prodotti di qualità inferiore. Bisogna innanzitutto, prima di cadere nella seconda soluzione, capire quale metodo agricolo adottare.